MILANO (MF-DJ)--Da Zurigo arriva un segnale di disgelo tra Stati Uniti e Cina. Ieri la segretaria al Tesoro americana Janet Yellen ha incontrato per due ore e mezza il vicepremier cinese Liu He, che era di ritorno dal Forum economico mondiale di Davos. E Washington ha definito il colloquio in una nota "franco, sostanzioso e costruttivo".

I due, scrive La Repubblica, hanno concordato una maggiore collaborazione su clima e finanza; l'ex governatrice della Fed è attesa "presto" in Cina e ha puntualizzato che "anche se ci sono ambiti in cui discordiamo, e li affronteremo in modo diretto, non dovremmo consentire a una mancanza di comunicazione la creazione di malintesi".

Un punto di vista condiviso da Liu: abbiamo bisogno di una "seria comunicazione" su economia e cambiamenti climatici, ha sottolineato il vicepremier, aggiungendo di voler «superare le nostre differenze».

Il piccolo smottamento nel Grande freddo tra Washington e Pechino è stato preceduto da settimane di indiscrezioni sulla volontà della Cina di riavvicinarsi all'Occidente.

Dal palcoscenico di Davos, Liu aveva già lanciato un invito ad "abbandonare la mentalità da Guerra Fredda" e a espandere la cooperazione internazionale su questioni come i cambiamenti climatici. La pandemia, con i silenzi di Pechino sull'origine del virus e la grave crisi delle catene di approvvigionamento causata dalla politica "zero Covid" imposta da Xi Jinping, ha scavato un solco tra Occidente e Cina.

Alcuni partner strategici come la Germania hanno cominciato pubblicamente una discussione su una maggiore indipendenza e diversificazione rispetto al Dragone. Ma molti partecipanti al Forum, compreso il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha rifiutato ieri esplicitamente l'idea di un "decoupling", di un distacco dalla Cina, pensano che proprio il clima sia l'esempio più evidente dell'impossibilità di fare a meno di un dialogo con Xi.

red/ann

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January 19, 2023 03:41 ET (08:41 GMT)