Un risultato più forte del previsto da parte della coalizione peronista al potere in Argentina alle elezioni generali di domenica ha posto le basi per un ballottaggio il 19 novembre tra il Ministro dell'Economia Sergio Massa e il radicale di estrema destra Javier Milei.

Di seguito le reazioni degli analisti ai risultati:

SERGIO ARMELLA, GOLDMAN SACHS, NEW YORK

"L'attenzione degli investitori si concentrerà su due punti. In primo luogo, gli annunci dei due candidati che passano al secondo turno. Per quanto riguarda il signor Massa, vista la sua carica di Ministro delle Finanze e di candidato, gli annunci politici saranno fondamentali".

"I passi falsi della politica sono qualcosa che l'Argentina non può permettersi in questo momento. L'inflazione è al 138% e sta accelerando, le pressioni valutarie e finanziarie si stanno accumulando, l'attività economica si sta contraendo, il deficit fiscale si sta ampliando, le riserve internazionali sono a livelli critici e le riserve internazionali nette sono negative. Per il signor Milei, qualsiasi annuncio di posizioni di gabinetto in un eventuale governo, ad esempio il ministro delle Finanze, sarà fondamentale".

DIEGO W. PEREIRA, JPMORGAN, NEW YORK

"Nonostante gli squilibri macro più ampi, i recenti risultati delle elezioni generali hanno dimostrato che né il deterioramento macro né gli scandali di corruzione appaiono come fattori decisivi per valutare la performance dell'attuale presidente. Più rilevante sarà il modo in cui il trasferimento di voti opererà tra le diverse forze, in particolare la migrazione del sostegno di (Patricia) Bullrichs e (Juan) Schiarettis".

"Dimostrandosi competitivo in vista del ballottaggio, nelle settimane che vanno fino a domenica 19 novembre, ci si aspetta che il Governo continui a tirare fuori conigli dal cilindro, nel tentativo di superare il problema ed evitare una svalutazione disordinata". (Servizio di Karin Strohecker, editing di Kirsten Donovan)