BRUXELLES (Reuters) - Le vendite al dettaglio della zona euro sono cresciute meno delle attese a gennaio, secondo i dati Eurostat pubblicati oggi, appesantite dalle vendite più deboli di carburante e dal calo della spesa in cibo e in acquisti online, con l'inflazione che è cresciuta del 5% limitando il potere d'acquisto dei consumatori.

Eurostat ha detto che le vendite al dettaglio nei 19 paesi che condividono l'euro, sono cresciute dello 0,2% su base mensile e del 7,8% su base annua.

Gli economisti intervistati da Reuters si erano attesi un incremento mensile dell'1,3% e del 9,1% su base annua.

Le vendite di cibo sono rimaste piatte a gennaio rispetto a dicembre, mentre la vendita di carburante per auto è calata dell'1,3%, con un impatto negativo sull'indice mensile.

Rispetto a gennaio 2021, il valore delle vendite di carburante rimane comunque più alto del 12,7%, mentre le vendite online sono in calo del 6,7%. Scendono anche le vendite di cibo, bibite e tabacco, calate dell'1,7%.

Considerate un buon indicatore per la domanda dei consumatori, le vendite al dettaglio mostrano forti differenze tra i vari paesi della zona euro. Le vendite in Slovenia sono aumentate del 32,3% su base annua a gennaio, mentre in Finlandia sono calate del 2,4%. In Belgio le vendite sono cresciute di appena lo 0,3% su base annua, mentre in Germania hanno registrato un balzo del 10,3%.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)