È quanto affermato da Klaas Knot, governatore della banca centrale olandese e componente del board Bce, nel corso di un'intervista al quotidiano het Financieele Dagblad.

"Non posso escludere un aumento dei tassi di interesse nel 2023, se l'inflazione dovesse continuare a essere più alta del nostro scenario base nel 2022", ha detto il banchiere centrale.

"Ma consideriamo ancora quello dell'inflazione alta un fenomeno in gran parte temporaneo"

Lo scorso mese l'inflazione nei 19 Paesi che condividono l'euro è salita ai massimi record del 4,9%, più del doppio del target del 2% della Bce, e gli indicatori suggeriscono che tornerà sotto a tale soglia solamente a 2022 inoltrato, nella migliore delle ipotesi.

L'argomento dell'inflazione alta sarà dominante nel corso dell'incontro di politica monetaria del 16 dicembre, in cui i banchieri centrali metterrano probabilmente fine al programma di stimolo emergenziale da 1.850 miliardi di euro, ma potrebbero allo stesso tempo decidere di sostituirlo incrementando altre misure di sostegno.

La guidance della banca in materia di politica monetaria prevede che qualsiasi aumento dei tassi giunga solo "poco dopo" la fine del quantitative easing.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Antonella Cinelli, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)