COMUNICATO STAMPA

RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2021

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RISULTATI SUPERIORI AGLI OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO 2020-2025

UTILE NETTO DI PERIODO A € 5,0 MLN

(NEGATIVO PER € 7,3 MLN AL 30 SETTEMBRE 2020)

RACCOLTA DA CLIENTELA IN CRESCITA A € 4,7 MLD

(€ 4,5 MLD A FINE 2020; +5,0%)

ELEVATA SOLIDITÀ PATRIMONIALE

COMMON EQUITY TIER 1 RATIO (CET1 RATIO) PHASED-IN AL 22,2%

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ESERCITATA LA DELEGA ASSEMBLEARE PER AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE A PAGAMENTO E IN VIA SCINDIBILE PER L'IMPORTO MASSIMO DI € 23 MLN (COMPRENSIVO DI SOVRAPPREZZO)

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CONFERMATI RITORNO ALL'UTILE E CRESCITA

Utile netto di periodo pari a € 5,0 milioni (negativo per € 7,3 milioni al 30 settembre 2020)

Importante contributo dalla cessione del portafoglio Held-To-Collect (HTC) Risultati superiori agli obiettivi anche al netto dell'attività di negoziazione

Raccolta totale da clientela in crescita a € 4,7 miliardi (€ 4,5 miliardi a fine 2020; +5,0%)

ELEVATI INDICI DI PATRIMONIALIZZAZIONE E DI LIQUIDITÀ

Prosegue il rafforzamento patrimoniale del Gruppo, con un CET1 Ratio (phased-in) pari al 22,2%

Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari al 185% e Net Stable Funding Ratio (NSFR) pari al 128%

CONTINUANO LE INIZIATIVE DI RILANCIO E LA RICERCA DI OPZIONI DI CRESCITA

Proseguono le iniziative previste dal PIANO STRATEGICO 2020-2025

Continua la ricerca di possibili opzioni di crescita in grado di accelerare il conseguimento degli

obiettivi previsti, in una prospettiva di value creation

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Milano, 11 novembre 2021

Il Consiglio di Amministrazione (il "CDA") di Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. (la "BANCA" o "BANCA INTERMOBILIARE") si è riunito nella giornata odierna per l'approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2021.

I risultati finanziari evidenziano un utile netto di periodo di € 5,0 milioni - conseguito anche grazie alla cessione dei Titoli di Stato presenti nel business model Held-To-Collect (HTC) attuata nel corso del I semestre in coerenza con gli obiettivi previsti dal PIANO STRATEGICO 2020-2025 - e un CET1 Ratio del 22,2%, che si confrontano, rispettivamente, con una perdita netta di € 7,3 milioni nei primi nove mesi del 2020 e un CET1 Ratio del 21,3% al 30 giugno 2021. Per il Gruppo si tratta di una conferma del ritorno all'utile di periodo (che mancava dal I semestre del 2015), tendenza già registrata nello scorso trimestre.

Risultati superiori alle attese del PIANO STRATEGICO 2020-2025anche al netto del contributo generato dalla cessione del portafoglio Held-To-Collect(HTC), grazie a ricavi superiori alle previsioni e una continua attenzione ai costi operativi. Proseguono le iniziative di investimento finalizzate all'inserimento di nuove figure commerciali, allo sviluppo tecnologico e al rilancio del modello strategico-operativoper caratterizzare BANCA INTERMOBILIARE quale operatore indipendente di servizi ad elevato valore aggiunto di WEALTH MANAGEMENT, ASSET MANAGEMENT e

CORPORATE & INVESTMENT BANKING.

In crescita, anche grazie al contributo dei circa 100 Relationship Manager operativi in circa 20 tra filiali bancarie e negozi finanziari, la raccolta totale da clientela (Total Client Asset o TCA) che a fine settembre 2021 è risultata di circa € 4,7 miliardi, in aumento del 5,0% rispetto ai valori di fine 2020 (circa € 4,5 miliardi).

Continuano le attività per l'AUMENTO DI CAPITALE 2021 per un importo massimo di € 23 milioni (comprensivo di sovrapprezzo), garantito dall'impegno del socio di maggioranza TRINITY INVESTMENT DAC.

Esercitata la delega ex art. 2443 cod. civ. conferita dall'Assemblea straordinaria del 22 novembre 2019 ad aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale, con godimento regolare, da offrire in opzione a tutti i Soci entro il termine finale del 31 dicembre 2021. Il prezzo di emissione delle nuove azioni (ivi compresa l'allocazione tra nominale e sovrapprezzo) e, conseguentemente, il numero massimo di azioni da emettere, saranno determinati dal Consiglio in prossimità dell'avvio dell'offerta in opzione.

L'avvio dell'offerta in opzione relativa all'AUMENTO DI CAPITALE 2021 è in ogni caso subordinato alla pubblicazione del prospetto informativo soggetto all'approvazione della Consob.

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RISULTATI DI CONTO ECONOMICO

Il margine d'intermediazione al 30 settembre 2021 si attesta a € 46,7 milioni, in aumento del

30,9% rispetto 30 settembre 2020 (€ 35,7 milioni):

  • il margine d'interesse si attesta a € 4,0 milioni, in diminuzione del 42,9% rispetto 30 settembre 2020 (€ 7,0 milioni), principalmente per il minor contributo del portafoglio titoli bancario, a fronte di minori volumi medi investiti, e per il contributo negativo del margine di interesse da impieghi su banche e controparti centrali in presenza di tassi di riferimento negativi. Si evidenzia, infine, l'aumento dei costi finanziari relativi all'applicazione dell'IFRS
    16 su contratti di locazione;
  • le commissioni nette del periodo ammontano a € 24,5 milioni, in aumento di circa € 2,8 milioni rispetto all'analogo periodo del 2020, inclusive di performance fees per € 5,2 milioni (€ 2,7 milioni al 30 settembre 2020);
  • il risultato dell'operatività finanziaria si attesta a circa € 18,2 milioni, in aumento del 159,4% rispetto al 30 settembre 2020 principalmente grazie a circa € 10,9 milioni rivenienti dalla cessione dell'outstanding residuo sui Titoli di Stato allocati nel business model HTC, deliberato dal CDA sulla base del riposizionamento previsto ed essendo venute meno le situazioni contingenti che ne avevano determinato originariamente la sua alimentazione, anche tenendo conto della prevista ridefinizione delle strategie di investimento verso una gestione maggiormente dinamica dell'operatività in coerenza con le previsioni del PIANO STRATEGICO 2020-2025.

Grazie alle continue iniziative di cost management i costi operativi, pari a € 41,0 milioni nei primi nove mesi del 2021, risultano in linea rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (€ 41,2 milioni):

  • nel corso dei primi nove mesi del 2021 le spese per il personale sono risultate pari a € 21,8 milioni, in crescita del 3,5% rispetto ai primi nove mesi del 2020 (€ 21,1 milioni). Dipendenti al 30 settembre 2021 pari a 245 unità (249 unità al 31 dicembre 2020 e 394 al 31 dicembre 2019);
  • le altre spese amministrative, pari a € 15,5 milioni, registrano una riduzione del 15,5% circa rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente (€ 18,4 milioni);
  • gli ammortamenti operativi ammontano a € 3,1 milioni e risultano in aumento rispetto ai primi nove mesi del 2020, principalmente per effetto dei canoni di affitto delle nuove sedi di Milano, Torino e Roma contabilizzati a partire dal II semestre del 2020;
  • gli altri oneri e proventi di gestione risultano negativi per € 0,5 milioni (positivi per circa € 0,7 milioni nei primi nove mesi del 2020) principalmente a causa di alcuni oneri straordinari e non ricorrenti registrati già nel I semestre dell'anno in corso.

Il risultato della gestione operativa risulta positivo per € 5,8 milioni (negativo per € 5,4 milioni,

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esclusi i costi di ristrutturazione one-off, al 30 settembre 2020). Escludendo gli utili da realizzo rivenienti dalla cessione dei Titoli di Stato del business model HTC, il risultato della gestione operativa, pur negativo per € 5,2 milioni, risulta superiore alle attese e in progressivo miglioramento (negativo per € 5,1 milioni nel I trimestre 2021, negativo per € 2,6 milioni nel II trimestre 2021 e positivo per € 2,5 milioni nel III trimestre 2021).

Il risultato ante imposte risulta, di conseguenza, positivo per € 5,9 milioni (negativo per € 7,2 milioni al 30 settembre 2020) e include:

  • i costi di ristrutturazione one-off che, non presenti al 30 settembre 2021, avevano inciso negativamente per € 1,0 milioni nel corrispondente periodo del 2020;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, pari a € 0,5 milioni al 30 settembre 2021 contro € 0,7 milioni al 30 settembre 2020;
  • il contributo complessivo delle rettifiche di valore nette su strumenti finanziari e delle rettifiche di valore nette su crediti risulta marginale, nonostante gli indici di copertura sui crediti, sia performing che non performing, risultino in leggero aumento e si sia tenuto conto dell'aggiornamento delle forward looking information incluse nelle curve di probability of default delle valutazioni forfettarie, in coerenza con quanto effettuato nei trimestri precedenti;
  • il risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, positivo per € 0,6 milioni (+51,2%) e interamente riconducibile alla quota di competenza del risultato di periodo della partecipazione in BIM Vita S.p.A., detenuta al 50% con UnipolSai Assicurazioni S.p.A. (Unipol Gruppo).

L'utile dell'operatività corrente al netto delle imposte e l'utile consolidato ammontano a € 4,9 milioni a fronte di una perdita di € 7,4 al 30 settembre 2020, dopo aver determinato il carico fiscale corrente e differito negativo. In continuità con quanto effettuato con riferimento alle perdite fiscali dal 2017 al 2020, non si è provveduto a stanziare le Deferred Tax Assets (DTA).

L'utile consolidato del Gruppo, dopo la determinazione delle quote di pertinenza dei terzi (per le quote di minoranza della controllata BIM Insurance Brokers S.p.A.), risulta pari a € 5,0 milioni (perdita di € 7,3 milioni al 30 settembre 2020).

AGGREGATI PATRIMONIALI

La raccolta totale da clientela ammonta, al netto delle duplicazioni, a € 4,7 miliardi, in aumento rispetto ai valori di fine 2020 (€ 4,5 miliardi al 31 dicembre 2020; +5,0%). La raccolta diretta è di poco inferiore ad € 0,7 miliardi, mentre la raccolta indiretta si attesta a circa € 4,1 miliardi (€ 3,9 miliardi al 31 dicembre 2020; +3,1%), di cui investita per € 2,5 miliardi in prodotti gestiti e € 1,4 miliardi in prodotti amministrati.

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Il portafoglio crediti verso la clientela è pari a € 175,3 milioni (€ 194,0 milioni al 31 dicembre 2020; -9,6%), con impieghi vivi che si attestano a € 150,2 milioni (€ 156,0 milioni al 31 dicembre 2020; - 3,7%). Nel corso del 2021 è proseguita l'attività di de-risking che prevede la graduale cessazione dell'attività di erogazione alla clientela corporate in favore di politiche di concessione focalizzate prevalentemente su crediti lombard. Continuano a essere monitorati gli impatti sui mercati finanziari e sul contesto economico della pandemia da Covid-19 con riferimento ai possibili riflessi sulle esposizioni creditizie. L'esposizione netta residua dei crediti deteriorati ammonta a € 13,9 milioni (€ 27,4 milioni al 31 dicembre 2020; -49,3%) grazie principalmente alla riduzione dell'utilizzo di un'esposizione classificata ad alto rischio e ora riclassificata tra le sofferenze; le esposizioni in crediti deteriorati sono pari al 7,9% del portafoglio crediti verso la clientela e con un tasso di copertura del 50,3%, in aumento rispetto sia al 31 dicembre 2020 (35,1%) che al 30 giugno 2021 (49,8%). Per il calcolo delle rettifiche su crediti sul portafoglio performing secondo il principio IFRS 9, in coerenza con quanto effettuato nei trimestri precedenti, sono stati considerati scenari prospettici aggiornati, per tener conto delle più recenti assunzioni macroeconomiche. Gli impieghi vivi verso la clientela registrano un tasso di copertura pari allo 0,87%, in crescita rispetto allo 0,70% del 31 dicembre 2020.

La posizione finanziaria netta verso le banche e controparti centrali risulta a credito per € 242,1 milioni (a debito per € 28,5 milioni al 31 dicembre 2020). I crediti verso le banche, società finanziarie e controparti centrali ammontano a € 328,7 milioni, in aumento rispetto al dato di fine 2020 (€ 79,3 milioni al 31 dicembre 2020; +314,3%), mentre i debiti si attestano a € 86,6 milioni (€ 107,9 milioni al 31 dicembre 2020; -19,7%)con un decremento di € 21,3 milioni. Tra le posizioni di credito risultano anche i margini per operatività in derivati della clientela, depositati presso controparti bancarie, finanziarie e istituzionali. La posizione finanziaria netta include i saldi dell'operatività sul mercato MTS Repo che, data la liquidità disponibile, al 30 settembre 2021 risultano iscritti nelle posizioni a credito.

L'esposizione complessiva netta in strumenti finanziari ammonta a € 237,4 milioni (€ 361,1 milioni al 31 dicembre 2020: -34,3%)e risulta principalmente costituita dal portafoglio bancario. L'esposizione è caratterizzata da un'elevata concentrazione in titoli di debito governativi italiani, primariamente destinati all'attività di tesoreria, e da obbligazioni bancarie e corporate dei principali comparti industriali di emittenti dell'Unione Europea.

Il patrimonio netto contabile consolidato alla data del 30 settembre 2021 ammonta a € 82,1 milioni (€ 77,1 milioni al 31 dicembre 2020) tenendo conto dell'utile di periodo di pertinenza del Gruppo pari a € 5,0 milioni (perdita di € 7,3 milioni al 30 settembre 2021). Il patrimonio netto contabile individuale si attesta invece a € 73,4 milioni (€ 67,8 milioni al 31 dicembre 2020).

Per quanto riguarda la vigilanza prudenziale consolidata, alla data del 30 settembre 2021 il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 Ratio) phased-in e il Total Capital Ratio (TCR) phased-in si attestano a 22,2%, senza inclusione del risultato positivo in corso di formazione dal 1 luglio 2021 al 30 settembre 2021 (ai sensi dell'articolo 26, comma 2, del Regolamento (UE) 575/2013) registrando

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BIM - Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. published this content on 11 November 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 11 November 2021 17:06:05 UTC.