MILANO (MF-DJ)--Gli elettori americani nutrono profonde preoccupazioni circa il potere esercitato dalle grandi aziende tecnologiche e vogliono che il Governo federale prenda una posizione più forte nel regolamentarle.

E' quanto emerge da un sondaggio condotto per la Future of Tech Commission, finanziata da privati, secondo cui l'80% degli elettori registrati - l'83% dei democratici e il 78% dei repubblicani - concorda sul fatto che il Governo federale "deve fare tutto il possibile per frenare l'influenza delle grandi aziende tecnologiche", che sono diventate troppo potenti e ora usano i nostri dati per arrivare troppo lontano nelle nostre vite".

L'84% degli elettori, inoltre, ha dichiarato di essere "molto nervoso" per gli effetti dei social media sui bambini. Si tratta dell'84% dei democratici e dell'85% dei repubblicani, secondo il sondaggio.

I risultati si basano su un sondaggio condotto a fine luglio su 2.016 elettori registrati da Benenson Strategy Group, in collaborazione con Public Opinion Strategies. Il margine di errore è del 2,07%.

Il sondaggio è stato realizzato per la Future of Tech Commission, un gruppo indipendente bipartisan che spera di utilizzare i risultati per convincere i decisori politici federali a prendere provvedimenti per frenare il potere delle piattaforme Internet.

Il sondaggio mostra che "l'industria tecnologica deve operare entro i limiti e l'unica entità che può vincolarla è il Governo federale", ha affermato Deval Patrick, ex governatore democratico del Massachusetts e uno dei tre co-presidenti della Commissione.

Gli altri co-presidenti sono Jim Steyer, fondatore di Common Sense Media, un gruppo che promuove tecnologia e media sicuri per i bambini, e Margaret Spellings, che è stata segretaria all'Istruzione sotto l'ex presidente repubblicano George W. Bush.

Oltre al sondaggio che sarà pubblicato oggi, la commissione ha condotto incontri sulla politica tecnologica in tutti gli Stati Uniti. "Ciò che sentiamo costantemente è che le persone vogliono e si aspettano una leadership federale", ha affermato Spellings, aggiungendo che "in secondo luogo, vogliono che l'America, gli Stati Uniti, siano il leader mondiale in queste questioni".

I risultati arrivano nel corso di una rivalutazione del ruolo delle grandi aziende tecnologiche in Europa, negli Stati Uniti, in Cina e in altre parti del mondo.

Secondo i risultati del sondaggio, il rafforzamento della privacy degli utenti e la responsabilità per le grandi aziende tecnologiche sono emerse come due delle maggiori priorità politiche per gli elettori. I risultati equivalgono a un invito all'azione da parte degli elettori, ha affermato il sondaggista Joel Benenson, che ha consigliato le campagne democratiche dell'ex presidente Barack Obama e, nel 2016, di Hillary Clinton.

Sebbene vi sia un ampio sostegno per il rafforzamento delle leggi antitrust per garantire una maggiore concorrenza nei mercati tecnologici, lo scioglimento delle società per motivi antitrust è una priorità relativamente contenuta per molti elettori. Dal 54% al 45%, gli elettori hanno convenuto che "lo scioglimento delle grandi aziende tecnologiche minacci i più grandi motori di innovazione e crescita del nostro Paese".

Le grandi aziende tecnologiche tra cui Facebook, Amazon.com, Apple, Google e altre hanno generalmente respinto le affermazioni secondo cui eserciterebbero troppo potere di mercato, affermando che operano in mercati dinamici e altamente competitivi. Allo stesso tempo, alcune aziende hanno espresso apertura ai cambiamenti, in gran parte focalizzati sulle nuove tutele della privacy. Facebook ha pubblicato annunci pubblicitari su Internet e televisivi a Washington e in alcuni altri mercati, esprimendo il proprio sostegno a una regolamentazione più severa di Internet.

"Come abbiamo detto da tempo, supportiamo le regole aggiornate per Internet e le normative sulla privacy che stabiliscano standard di protezione dei dati più coerenti che funzionino per tutti", ha affermato Steve Satterfield, vicepresidente di Facebook per la privacy e le politiche pubbliche, in un'audizione al Congresso questa settimana.

cos

(END) Dow Jones Newswires

September 23, 2021 11:15 ET (15:15 GMT)