MILANO (MF-DJ)--Gli Stati Uniti hanno sospeso i piani che prevedevano l'imposizione di dazi del 25% sui beni di lusso francesi in seguito all'imposta francese sulle grandi società tecnologiche come Facebook e Amazon.com, affermando di voler coordinare la loro risposta con gli sforzi su controversie simili in altri Paesi.

Il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti ha minacciato di imporre i dazi lo scorso anno, come rappresaglia per l'imposta del 3% della Francia su alcune entrate delle grandi società tecnologiche, che secondo gli Stati Uniti prendevano di mira ingiustamente le imprese americane. Le tariffe avrebbero dovuto entrare in vigore mercoledì.

La sospensione dei dazi sui prodotti francesi è stata accolta con favore dagli importatori e dai rivenditori statunitensi che avevano criticato le tariffe punitive come strumento per proteggere un settore a discapito di un altro, danneggiando i consumatori americani.

La decisione sposta l'onere di rispondere alle crescenti richieste di altri Paesi affinché le società tecnologiche globali paghino più tasse nei luoghi in cui trovano i loro clienti verso il presidente eletto Joe Biden e la sua amministrazione.

"All'amministrazione Biden è stata data l'opportunità di attuare la propria strategia sulle tasse digitali discriminatorie", ha detto il senatore democratico, Ron Wyden, il probabile prossimo presidente della Commissione Finanze del Senato. "L'America dovrà rispondere. Molte di queste tasse unilaterali sono state progettate per prendere di mira le aziende americane che stanno generando lavori altamente qualificati e con alti salari", ha spiegato.

I legislatori statunitensi di entrambe le parti hanno costantemente sostenuto l'approccio dell'amministrazione Trump come necessario per difendere la base imponibile degli Stati Uniti. Sospendendo le tariffe francesi, l'Ufficio del rappresentante commerciale statunitense (Ustr) ha affermato che le sue indagini sulle tasse sui servizi digitali, o Dst, in altri Paesi "sono progredite in modo significativo ma non hanno ancora raggiunto una determinazione sulle possibili azioni commerciali".

L'Ustr ha studiato misure simili da parte dell'Unione europea e di diversi Paesi da giugno e mercoledì ha annunciato di aver concluso che le tasse sui servizi digitali di India, Italia e Turchia discriminano le società statunitensi.

L'agenzia ha detto che per ora non intraprenderà alcuna azione specifica ma che continuerà a valutare "tutte le opzioni disponibili". Continuano le indagini sulle pratiche di Ue, Austria, Brasile, Repubblica Ceca, Indonesia, Spagna e Regno Unito.

I negoziati tra l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Osce), per definire un quadro per la tassazione dei servizi digitali si sono bloccati. Ciò ha portato i principali Paesi, tra cui la Francia, a implementare le proprie misure nazionali rivolte ad aziende come Google e Amazon. La Francia aveva sospeso la riscossione della tassa sul digitale nel 2020 per consentire i negoziati internazionali ma ha ripreso a implementarla a dicembre.

La Commissione europea aveva precedentemente affermato di essere pronta a emettere tariffe di ritorsione contro le merci statunitensi per sostenere la Francia. Ieri Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione con delega al commercio, ha affermato che l'Ue ha preso atto della sospensione degli Stati Uniti ed è "disposto a lavorare in modo costruttivo con gli Usa per trovare una soluzione globale tempestiva all'equa tassazione del settore digitale" ma ha aggiunto che "l'Ue è pronta a esplorare tutte le opzioni" se gli Stati Uniti procederanno con i dazi.

Una portavoce del ministero delle Finanze francese ha detto che la Francia non ha sospeso la sua tassa o offerto alcuna concessione e i francesi avevano precedentemente affermato di avere in programma di spingere l'amministrazione Biden ad annullare del tutto le tariffe e di voler annullare la tassa sul digitale una volta che ci sarà un accordo fiscale globale accettabile.

La tassa francese porterà nelle casse nazionali più di 400 milioni di euro per il 2020, hanno detto i funzionari. L'India e l'Austria hanno riscosso le tasse e l'Italia, la Spagna e il Regno Unito, tra gli altri Paesi, hanno affermato che le tasse sui servizi digitali potranno essere pagate nei prossimi mesi.

Stephen Vaughn, un ex consigliere generale dell'Ustr sotto il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, ora presso King & Spalding, ha affermato che le indagini condotte dall'Ustr sui Dst dovrebbero dare all'amministrazione Biden entrante "una leva significativa nelle sue conversazioni con altri Paesi". "Penso che altri Paesi farebbero bene a impegnarsi seriamente con gli Stati Uniti su questo argomento", ha aggiunto.

L'Ustr, in una dichiarazione dello scorso anno che gettava le basi per le tariffe, ha detto che avrebbe risposto alla tassa francese, definendola una misura "irragionevole o discriminatoria" che "grava o limita" il commercio degli Stati Uniti. La Francia ha risposto che le tariffe statunitensi non sarebbero conformi agli impegni dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.

cos

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January 08, 2021 03:36 ET (08:36 GMT)