StoreDot ha iniziato a utilizzare la tecnologia di Circulor per tracciare l'origine e le emissioni di carbonio delle materie prime delle sue celle di batteria.

Altre aziende che la utilizzano sono Volvo Cars, Polestar, BHP e TotalEnergies.

StoreDot, i cui investitori includono la divisione autocarri dell'allora Daimler, oggi Mercedes-Benz, BP, Polestar e Samsung, mira a realizzare celle in grado di garantire un'autonomia di 100 miglia (161 km) con una carica di 5 minuti entro il 2024.

L'azienda ha anche aderito al progetto 'Battery Pass', un consorzio finanziato dalla Germania che lavora per sviluppare una classificazione comune e standard per la raccolta e la divulgazione dei dati sulle batterie. Anche Circulor è un partner.

La pressione legislativa sta aumentando sui costruttori di veicoli elettrici e sui produttori di batterie, affinché traccino i diritti umani e l'impatto ambientale delle loro catene di fornitura.

I veicoli elettrici ricaricabili e le batterie per il trasporto leggero e l'industria venduti in Europa dovranno rivelare la loro impronta di carbonio a partire dal 2024 e rispettare un limite di emissioni di CO2 a partire dal 2027.

Dovranno inoltre rivelare il contenuto di materie prime riciclate nelle batterie a partire dal 2027, seguite dall'obbligo di utilizzare una quota minima di cobalto, litio, nichel e piombo riciclati a partire dal 2030.