L'operatore ferroviario Union Pacific ha dichiarato che riprenderà il riacquisto di azioni nel secondo trimestre, dopo aver battuto le stime di Wall Street per i risultati del primo trimestre giovedì, con prezzi forti che hanno compensato i volumi più bassi.

Le azioni dell'azienda sono salite di circa il 5,57% nelle contrattazioni pre-mercato.

L'azienda, vista come un indicatore dell'economia statunitense, ha continuato ad affrontare i venti contrari del volume, pur mantenendo un eccesso di capacità.

Il rallentamento della domanda è particolarmente pronunciato nel segmento delle merci alla rinfusa, perché i volumi di carbone sono diminuiti, mentre gli Stati Uniti stanno accumulando sempre più gas naturale a basso costo.

In risposta alle difficoltà del mercato dei trasporti, l'operatore ferroviario ha continuato a prezzare i suoi servizi al di sopra dell'inflazione, rispecchiando una tendenza riscontrata in settori come la vendita al dettaglio e l'industria.

L'azienda ha registrato un fatturato operativo di 6,0 miliardi di dollari nel primo trimestre chiuso a marzo, piatto rispetto all'anno precedente, ma superiore alle stime degli analisti di 5,98 miliardi di dollari, secondo i dati LSEG.

Anche l'utile netto di Union Pacific, pari a 1,6 miliardi di dollari, o 2,69 dollari per azione, è stato piatto rispetto all'anno precedente, ma superiore alle stime di 2,51 dollari per azione.