BRASILIA (awp/ats/ans) - Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha criticato l'indipendenza della Banca centrale del suo paese. "In questo paese si è lottato molto per avere una Banca centrale indipendente: posso dire dalla mia esperienza che questa è una sciocchezza", ha detto ieri Lula a GloboNews, sostenendo che sia sbagliato "credere che il presidente di una Banca centrale indipendente farà di più rispetto a quando il presidente della Banca centrale viene nominato dal presidente della Repubblica".

Il Congresso di Brasilia nel 2021, durante il governo di Jair Bolsonaro, ha approvato l'indipendenza della Banca centrale, il cui attuale presidente, l'economista Roberto Campos Neto, ha un mandato fisso di quattro anni.

Lula ha poi criticato l'obiettivo di inflazione fissato dalla Banca centrale, sostenendo che "ostacola la crescita economica". Attualmente la meta di inflazione decisa dalla Banca centrale per il 2023 è del 3,25%. Il parametro serve per decidere anche il tasso di interesse di riferimento (Selic), che al momento è pari al 13,75% annuo. Le parole di Lula hanno provocato instabilità, oggi, alla borsa di San Paolo, che ha aperto in calo.