Rispondendo a una domanda di Reuters relativamente a una potenziale quotazione di Drs, il gruppo ha detto che ogni cambiamento per la divisione terrà in considerazione l'importanza del mercato Usa per il gruppo.

"Questa visione e una eventuale Ipo non sono in contrasto, esistendo diverse modalità che permettono di valorizzare gli asset, mantenendone il controllo e i vantaggi derivanti dall'avere un footprint significativo nel Paese, perseguendo al tempo stesso ulteriori opportunità di crescita...", ha scritto Leonardo in una nota inviata a Reuters.

Nel corso di un evento tenutosi oggi, l'AD di Leonardo, Alessandro Profumo, ha detto che il gruppo vuole incrementare la propria presenza negli Stati Uniti, "in termini di servizi, prodotti e sistemi".

Leonardo ha affermato qualche giorno fa di avere in mente diverse opzioni per creare valore per gli azionisti, tra cui la possibilità di una quotazione per Drs, affermando di non aver ancora preso alcuna decisione formale.

Due fonti vicine alla situazione hanno detto a Reuters che Leonardo sta lavorando con Goldman Sachs per delineare alcune opzioni per Drs, che il gruppo ha acquistato nel 2008 tramite un accordo che valutava l'azienda statunitense a 5,2 miliardi di dollari, di cui 1,27 miliardi di dollari di debito.

(Francesca Landini)