ZURIGO (awp/ats/awp) - L'industria svizzera dell'alluminio ha subito un lieve rallentamento lo scorso anno, con un calo dei volumi del 2% a 219'700 tonnellate, ha comunicato oggi la federazione del settore. L'aumento dei costi pesa sulle società.

Nonostante una capacità di produzione ben utilizzata, le prospettive per l'anno in corso "si sono oscurate", ha avvertito in un comunicato alu.ch, che raggruppa 56 aziende produttrici di alluminio e 8000 dipendenti.

Le società del settore affrontano un rallentamento della domanda, a causa di scorte relativamente ben fornite e di una debole richiesta, in particolare nell'industria dei macchinari e delle costruzioni.

Il presidente della federazione Roland Hörzer, si aspetta che la situazione migliori "al più presto" nella seconda metà del 2023. Il settore dovrebbe comunque beneficiare di una buona domanda da parte dell'industria automobilistica, spinta dalla mobilità elettrica.

Il settore fa tuttavia fronte a un "massiccio aumento dei costi di produzione", ha avvertito. A causa di questo aumento, alcune imprese sono state costrette a introdurre l'orario ridotto.