(Alliance News) - Mercoledì, i principali indici europei hanno chiuso in territorio negativo un'altra giornata mentre i prezzi del petrolio sono scesi nonostante il calo delle scorte statunitensi.

"Agosto è da sempre considerato un mese difficile per le azioni. Finora, la reazione al downgrade del debito statunitense sembra essere un'ulteriore spinta a questo vecchio adagio del mercato. Sebbene non ci siano molte novità nel declassamento in sé, sembra che esso sia stato il fattore scatenante di una vendita più ampia. Con i dati più deboli e gli utili che hanno colpito il sentiment, i titoli sembrano maturi per una correzione ad agosto", ha commentato Chris Beauchamp, chief market analyst di IG.

"L'andamento odierno del greggio sembra avere il classico tono da 'compra le voci, vendi i fatti'. La domanda sembra essere in buona ripresa, se i dati odierni sulle scorte sono un dato di fatto, ma con il declassamento degli USA che influisce sulla propensione al rischio su tutta la linea, gli operatori non sembrano inclini a sfidare ulteriormente la sorte nel breve termine."

Nel dettaglio, le scorte di greggio degli USA sono scese di 17,0 milioni di barili nell'ultima settimana di luglio, il più grande calo dall'inizio delle registrazioni nel 1982, e molto più delle aspettative del mercato di un calo di 1,4 milioni, secondo il rapporto settimanale dell'Energy Information Administration reso pubblico mercoledì.

Così, il FTSE Mib chiude in ribasso dell'1,3% a 28.974,54, il Mid-Cap giù dello 0,3% a 42.413,61, come lo Small-Cap a 26.934,00 e l'Italia Growth a 9.012,77.

In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in ribasso dell'1,4%, come il CAC 40 di Parigi cede lo 0,9% e come il DAX 40 di Francoforte.

Sull'indice principale di Piazza Affari, Iveco Group si prende la vetta con un attivo dell'8,7%, dopo aver chiuso il primo semestre con un utile netto di EUR160 milioni rispetto a quello di EUR21 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'utile ante-imposte è salito a EUR245 milioni da EUR72 milioni mentre l'utile operativo è passato a EUR245 milioni da EUR134 milioni.

I ricavi sono cresciuti a EUR7,58 miliardi da EUR6,42 miliardi dell'anno prima, con il costo del venduto salito a EUR6,30 miliardi da EUR5,55 miliardi e le spese generali, amministrative e di vendita su a EUR483 milioni da EUR443 milioni.

Ferrari - in rosso dello 0,3% - ha fatto sapere di aver riportato risultati nel semestre molto buoni, tanto da decidere di rivedere al rialzo la guidance relativa all'intero anno.

Nel dettaglio, i ricavi netti sono risultati pari a EUR2,90 miliardi, in aumento del 17% rispetto a EUR2,47 nello stesso periodo dell'anno scorso.

L'utile netto adjusted è stiamato pari a EUR631 milioni da EUR490 milioni al 30 giugno 2022, su del 29%.

Ancora in coda c'è Nexi, in calo del 2,9% dopo aver pubblicato i risultati finanziari consolidati al 30 giugno, riportando un utile di pertinenza del gruppo normalizzato pari a EUR295,0 milioni con un utile per azione normalizzato di EUR0,22, in crescita dell'8,0% su base annuale.

Nexi ha ha conseguito ricavi che si sono attestati a EUR1,57 miliardi, in crescita dell'8,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Sul Mid-Cap, il consiglio di amministrazione di Technogym - in ribasso dell'1,5% - ha esaminato e approvato in data odierna la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno, chiuso con un utile netto consolidato pari a EUR28,4 milioni rispetto a EUR23,4 milioni di un anno fa nello stesso periodo. L'utile di gruppo adjusted è pari a EUR28,1 milioni, in crescita di EUR3,1 milioni rispetto ad EUR25,0 milioni del primo semestre 2022.

I ricavi sono stati pari a EUR370,0 milioni da EUR325,2 milioni dei primi sei mesi del 2022.

Il consiglio di amministrazione di Anima Holding - in verde del 6,0% - ha fatto sapere mercoledì di aver approvato la relazione del semestre chiuso il 30 giugno, con una raccolta netta negativa per EUR200 milioni, al netto delle deleghe assicurative di Ramo I.

L'utile netto si è attestato a EUR63,2 milioni, in aumento del 6% rispetto a EUR59,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il consiglio di amministrazione di EuroGroup Laminations - in verde del 7,3% - ha comunicato di avere approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, chiusa con un utile netto di EUR18,8 milioni rispetto a EUR22,0 milioni nello stesso periodo del 2022.

Nel corso dei primi sei mesi del 2023, i ricavi sono stati pari a EUR453,8 milioni, in aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano pari a EUR427,8 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Tinexta, che chiude in verde dello 0,3%, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno, chiusa con un utile netto di EUR45,4 milioni rispetto a EUR14,2 milioni dello stesso semestre 2022.

I ricavi del primo semestre sono pari a EUR182,5 milioni, in crescita del 8,6% rispetto allo scorso anno, con un contributo positivo alla crescita di tutte le business unit.

Sul segmento Small-Cap, Esprinet, in calo dello 0,8%, ha fatto sapere mercoledì di aver concluso l'acquisto del 100% del capitale di Sifar Group, società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.

La quota di corrispettivo pattuito al closing, pari a EUR9,3 milioni, è stata interamente corrisposta per cassa e utilizzando risorse disponibili.

Class Editori - in rosso del 2,3% - ha comunicato che il debito netto è salito a EUR30,3 milioni al 30 giugno da EUR21,8 milioni di fine 2022.

Piquadro chiude in rosso del 2,8%, dopo aver comunicato mercoledì di aver deciso di dare il via a un piano di buyback da massime 1,0 milione di azioni ordinarie proprie.

Fra le PMI, Alfonsino - in flessione dell'1,0% - ha comunicato mercoledì di aver raggiunto un nuovo traguardo con l'acquisizione di 104 nuovi ristoranti sulla propria piattaforma durante il mese di luglio.

Questo risultato ha segnato un significativo aumento del 30% rispetto al record precedente, quando furono registrati 80 ingressi nel mese di ottobre del 2022.

MeglioQuesto, su dell'1,4%, ha comunicato di aver nominato Francesco Tam nuovo Chief Financial Officer del gruppo.

A New York, nel pieno delle negoziazioni di mercoledì, il Dow è in rosso dello 0,7%, il Nasdaq è in rosso del 2,0% e l'S&P 500 cede l'1,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0935 contro USD1,0963 di martedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2700 da USD1,2760 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,36 al barile contro USD84,92 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.970,85 l'oncia da USD1.980,25 l'oncia di ieri sera.

Il calendario economico di giovedì si apre alle 0150 CEST in Giappone con i dati sugli investimenti esteri in titoli azionari, mentre alle 0230 CEST arrivano quelli sul PMI dei servizi.

Alle 0345 CEST in Cina viene pubblicato l'indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi.

In Europa, alle 0800 CEST vengono pubblicate le esportazioni tedesche e l'indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi per la Germania.

Alle 0845 CEST in Francia viene pubblicato il bilancio del budget del governo.

Dalle 0915 CEST alle 1030 CEST vengono pubblicati gli indici compositi e gli indici dei direttori agli acquisti per il settore dei servizi in Spagna, Francia, Italia, Germania, Eurozona e Regno Unito.

Nel dettaglio, alle 1000 CEST in Italia vengono pubblicate le vendite al dettaglio.

Alle 1100 CEST viene rilasciato l'indice dei prezzi alla produzione per l'Eurozona.

Alle 1300 CEST è attesa la decisione della Banca d'Inghiterra sui tassi di interesse.

Oltreoceano, alle 1430 CEST arrivano le richieste di disoccupazione continua, mentre alle 1545 CEST è la volta dei dati sul PMI composito e sull'indice dei direttori agli acquisti per il settore dei servizi.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi, tra gli altri, i risultati di Ariston Holding, Banca Monte dei Paschi di Siena, BFF Bank, Buzzi Unicem, illimity Bank e Salvatore Ferragamo.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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