ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in lieve rialzo una seduta a lungo negativa: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'160,69 punti, in progressione dello 0,22% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,29% a 14'247,73 punti.

Il mercato era partito male, con gli investitori molto prudenti in attesa della decisione sui tassi della Federal Reserve, che sarà comunicata in serata. Gli esperti si aspettano che l'istituto alzi il costo del denaro di 50 punti base. Ritocchi di analoga portata dovrebbero essere operati domani anche dalla Banca nazionale svizzera (BNS) e dalla Banca centrale europea (Bce).

Se su questi punti gli specialisti sono abbastanza concordi, le opinioni divergono invece parecchio per quanto concerne il futuro delle rispettive politiche monetarie. Vi è chi ritiene che la Fed, sulla scia del rallentamento dell'inflazione negli Usa, possa lanciare segnali riguardo a una prossima fine del ciclo di rialzi dei tassi. Altri sono invece di parere opposto. Gli analisti temono quindi che qua e là qualcuno potrebbe rimanere deluso, cosa che si rifletterebbe poi sui corsi azionari.

A livello di singoli titoli protagonista in negativo si è rivelata ancora una volta Credit Suisse (-5,67% a 2,90 franchi), con l'azione che è tornata a navigare sotto il 3 franchi. Il cattivo momento per i valori bancari europei è stato peraltro testimoniato anche dall'andamento di UBS (-1,66% a 17,17 franchi).

Holcim (+0,43% a 48,71 franchi) ha annunciato la cessione delle sue attività russe alla dirigenza locale e si è mossa meglio di ABB (-0,30% a 29,50 franchi) e di Sika (-0,90% a 240,90 franchi). Su Givaudan (-2,91% a 3008,00 franchi) ha pesato un commento di JPMorgan.

Con accenti diversi si sono presentati i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,35% a 111,04 franchi), Roche (+0,10% a 307,55 franchi) - che ha fatto sapere che collabora con Pfizer nel campo della sensibilizzazione dei pazienti affetti da Covid - e Novartis (+1,57% a 86,13 franchi).

Nel mercato allargato Stadler Rail (+0,49% a 33,00 franchi) ha reso noto un ordine da oltre 2 miliardi di euro proveniente dal Kazakistan.