"Pur nella consapevolezza che la vicenda in esame rientri in principio tra gli atti cosiddetti 'gestori' e sia quindi di competenza del consiglio di amministrazione, l'eccezionalità della vicenda, la rilevanza dell'asset che sarebbe oggetto di dismissione, l'auspicio formulato da alcuni azionisti in tal senso, hanno indotto il consiglio a convocare l'assemblea al fine di acquisire l'orientamento dei propri azionisti al riguardo", si legge in una nota.

Il Cda si riconvocherà prima del 23 aprile per esaminare i contenuti dell'offerta e poter rappresentare "compiutamente" nella relazione illustrativa tutti gli elementi rilevanti e potrà quindi anche "valutare eventuali modifiche all'offerta che il consorzio dovesse sottoporre alla luce delle richieste di miglioramento avanzate dalla società", prosegue la nota.

A valle dell'assemblea e comunque entro il 28 maggio, il Cda assumerà le determinazioni finali.

Cdp e i suoi partner, Macquarie e Blackstone, hanno presentato a inizio mese una nuova proposta per l'acquisto della quota dell'88% detenuto da Atlantia in Autostrade nell'ennesimo tentativo di porre fine alla controversia innescata dal crollo del ponte Morandi, gestito da Aspi, nell'agosto 2018.

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(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Sabina Suzzi)