Intorno alle 9,30 l'indice FTSE Mib perde il 2%.

Tra i titoli in evidenza:

Tutti segni meno tra le blue chip, con auto e bancari che pesano particolarmente sul listino italiano.

Tra le banche, Banco Bpm perde il 2,3%, in linea con il comparto, dopo che l'AD Giuseppe Castagna ha detto che al momento non ci sono le condizioni per un'aggregazione e che presenterà entro novembre un piano stand alone. Ribasso simile per Unicredit, più contenuto il calo di MPS, mentre emergono indiscrezioni che non danno per scontate le nozze tra i due istituti. Bper e Carige perdono oltre 3%.

Forte calo per il comparto auto. CNH cede il 2,8%, poco lontana Stellantis , mentre Ferrari si limita a perdere poco più dell'1%. Secondo un documento visto da Reuters, l'authority per la sicurezza stradale Usa Nhtsa ha aperto un'indagine su 30 milioni di veicoli costruiti da una ventina di case automobilistiche, tra cui Ferrari e Chrysler (gruppo Stellantis), che usano airbag potenzialmente difettosi.

Resistono all'ondata di vendite Eni, Enel, Italgas, solo di poco sotto la parità.

Sale di oltre il 5% Tiscali che ha annunciato venerdì sera un nuovo piano strategico al 2024.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Sabina Suzzi)