MILANO (MF-DJ)--Banca Carige si prepara a rivedere alcuni target del Piano industriale al 2023 redatto dai commissari straordinari e approvato nelle sue linee strategiche il 26 luglio 2019.

E' quanto hanno riferito fonti a MF-Dowjones aggiungendo che la revisione dei taregt dovrebbe avvenire con i risultati di bilancio e va contestualizzata nel quadro della pandemia di Covid-19 che pesa sui risultati finanziari di tutte le banche italiane ed europee.

Lo scorso settembre la banca aveva confermato il Piano - che è stato condiviso e supportato anche dagli azionisti che hanno permesso il salvataggio partecipando all'aumento di capitale - spiegando tuttavia che avrebbe valutato la tenuta di tali obiettivi.

Il business plan rimane valido ma ora i tempi sono maturi per alcuni aggiustamenti: il contesto - nonostante il lavoro di rilancio commerciale portato avanti dall'a.d. Francesco Guido e dalla sua squadra - induce a imboccare la via della revisione.

Non sono bastati i segnali di ripresa sul fronte commerciale registrati nel terzo trimestre. Nel periodo la perdita era di 24,1 milioni di euro e sottendeva un trend medio mensile in miglioramento rispetto ai primi 5 mesi della gestione ordinaria (che avevano chiuso a -97,8 milioni). Il recupero della redditività è proseguito con l'avvio di alcuni progetti come la rivisitazione del ruolo della Cesare Ponti e la valorizzazione del wealth management e, più in generale, il varo del nuovo modello commerciale.

In attesa dei risultati finanziari relativi agli 11 mesi e alla revisione dei target gli azionisti della banca (il principale è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) continuano a ragionare sulle opzioni strategiche. Sempre secondo fonti Cassa Centrale Banca che ha un'opzione per salire all'80% del capitale è ancora in data room e prosegue nei suoi approfondimenti estraendo dati. Con l'approvazione del bilancio Carige metterà un altro tassello per ricomporre il set informativo utile a un'eventuale riammissione in Borsa. Se continueranno ad esserci i presupposti - una volta che il set informativo sarà completato - le Authority verificheranno l'iter per la riammissione del titolo sospeso in occasione del commissariamento. Il Cda dovrà poi completare la richiesta formale di riammissione alle negoziazioni.

Quale interesse avrà Cassa Centrale Banca, capogruppo di una pletora di banche di stampo cooperativo, - qualora decidesse di esercitare l'opzione per salire nel capitale - a vedere Carige quotata? Probabilmente basso se non nullo. Dipende da quale operazione deciderà di compiere: se decidesse di incorporare la banca ligure allora la quotazione - secondo i più - non avrebbe appeal (e anche il flottante potrebbe rappresentare un problema). Ma questo non è un tema su cui ragionare in questa fase. La palla è in mano alle autorithy preposte e al Cda poi Ccb potrebbe sempre decidere di interrompere il processo di quotazione, qualora non fosse ancora completato oppure di delistare la banca.

Intanto il 22 febbraio si terrà l'assemblea degli azionisti della banca chiamata a nominare il nuovo presidente. In pole position c'è Giuseppe Boccuzzi, ex direttore generale del Fitd.

claudia.cervini@mfdowhones.it

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2817:34 gen 2021

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January 28, 2021 11:35 ET (16:35 GMT)