MILANO (Reuters Breakingviews) - La caotica corsa al Quirinale si è conclusa al punto di partenza. Dopo una settimana di intenso dramma politico, i parlamentari e i delegati regionali sabato hanno conferito un secondo mandato a Sergio Mattarella. La scelta ha evitato un'implosione dell'esecutivo di larghe intese capeggiato da Mario Draghi, che aveva cullato la speranza di diventare lui stesso Presidente della Repubblica.

    Il tentativo di Draghi di salire al Quirinale aveva generato un certo nervosismo negli investitori. L'ex presidente della Banca centrale europea era stato scelto lo scorso anno per guidare un governo sostenuto da un'ampia coalizione focalizzato sull'emergenza pandemica e sulle riforme legate ai circa 200 miliardi di euro di fondi dell'Unione Europea.

    Con Draghi lontano da Palazzo Chigi, il rischio era di scatenare una crisi politica in contemporanea con l'impennata dei prezzi dell'energia e mentre il confronto tra Russia ed occidente si complica. Il timore di rischi politici si riflette nello spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi a dieci anni, che la scorsa settimana è aumentato a quasi 150 punti base, dopo essere rimasto intorno ai 100 per gran parte del 2021.

    E l'ex Goldman Sachs non è però riuscito ad ottenere il supporto politico necessario, anche dall'interno della sua stessa coalizione. Nel frattempo i partiti hanno miseramente fallito nel tentativo di concordare su un successore dignitoso per Mattarella, che aveva apertamente escluso la possibilità di una sua permanenza al Colle. Alla fine i partiti hanno dovuto pregare l'ottuagenario presidente di accettare un secondo mandato.

    Malgrado la conferma dell'eclatante inettitudine dei leader politici italiani, il risultato della corsa al Quirinale è probabilmente l'opzione meno spiacevole per gli investitori. Mattarella, molto rispettato in Italia e all'estero, continuerà a garantire la fede del paese nella moneta unica. Questo è un fattore rassicurante per gli investitori, vista l'incertezza del risultato delle elezioni previste per il 2023.

    Draghi, benché in parte indebolito dal suo tentativo di ottenere la presidenza, rimarrà con ogni probabilità in carica fino alla fine della legislatura il prossimo anno. Questo gli darà più tempo per completare un'agenda di riforme volta ad aumentare la crescita nella terza economia della zona euro. Il presidente del Consiglio rimarrà in carica in una fase delicata sul piano europeo, con gli Stati membri intenti a negoziare nuove regole fiscali, cruciali per un paese altamente indebitato come l'Italia.

    Vista la sua età, Mattarella potrebbe non completare il secondo mandato. Questo potrebbe consentire a Draghi di cercare nuovamente di farsi eleggere alla massima carica dello Stato, forse dopo la prossima tornata elettorale.

    La politica italiana rimane estremamente disfunzionale. Mantenere lo status quo offre agli investitori una copertura di breve termine.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei)