ROMA (MF-DJ)--Con i mercati rimasti concentrati sui dati macroeconomici tedeschi, il rendimento del Btp decennale è sceso ieri dal 4,5% al 4,4%, il pari scadenza tedesco è passato dal 2,4% al 2,3% e il differenziale tra Btp e Bund ha così chiuso la seconda seduta dell'anno in calo a circa 212 punti base. Lo spread tra il decennale italiano e l'omologo greco, scrive MF-Milano Finanza, è inoltre nuovamente in territorio positivo, dopo la decisa salita della vigilia.

Il mercato obbligazionario ha registrato una seduta stabile, anche a fronte delle avvertenze riportate da un sondaggio tra economisti del Financial Times in relazione all'elevato debito pubblico italiano e all'effetto sul mercato nazionale dei prossimi aumenti dei tassi della Banca centrale europea.

Dopo che lo scorso agosto il quotidiano economico-finanziario britannico ha segnalato la corsa degli hedge fund contro l'Italia con volumi stimati pari a quelli dell'ultima crisi finanziaria del 2008, ieri è tornato sull'argomento con un sondaggio in cui nove economisti su 10 indicano proprio l'Italia come il Paese della zona euro "più a rischio di un sell-off sul mercato dei titoli governativi del Paese".

Il deficit italiano scenderà dal 5,6% del pil del 2022 al 4,5% nel 2023 e il 3% l'anno successivo. Quanto invece al debito pubblico nazionale, questo rimarrà uno dei più alti in Europa, con poco più del 145% del prodotto interno lordo. Gli oneri finanziari italiani sono fortemente aumentati da quando la Bce ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse la scorsa estate. Il rendimento obbligazionario a 10 anni è salito sopra il 4,6% la scorsa settimana, quasi quadruplicato rispetto al livello di un anno fa e 2,1 punti percentuali sopra il rendimento equivalente sui titoli tedeschi. Secondo la lettura del Ft dunque, Roma resterebbe il fanalino di coda e uno degli anelli deboli della zona euro. Il quotidiano inglese ha poi ricordato come dal canto loro, governo e ministri italiani si siano già esposti in merito alle mosse di Francoforte, definendo la stretta monetaria "aggressiva".

La Banca centrale europea "ha un'autonomia che rispettiamo" ma "per come la vedo io nella situazione attuale sarebbe meglio evitare scelte peggiorative e soprattutto sarebbe utile gestire bene la comunicazione", aveva ad esempio già sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo nel corso della conferenza stampa di fine anno a una domanda sulle recenti decisioni della Bce sui tassi d'interesse.

Nonostante all'interno del Comitato esecutivo di Francoforte abbiano finora prevalso le voci dei membri più falco, il quadro italiano dipinto dal Ft, non molto diverso nei fondamentali da quello di altri Paesi del sud Europa, potrebbe, insieme alle altre evidenze in campo macroeconomico, fa propendere la bilancia dalla parte delle colombe nella prossima riunione sul rialzo dei tassi dell'Eurotower.

red

fine

MF-DJ NEWS

0408:41 gen 2023


(END) Dow Jones Newswires

January 04, 2023 02:41 ET (07:41 GMT)