MILANO (MF-DJ)--Bormioli Pharma, leader internazionale per la produzione di contenitori ad uso farmaceutico in vetro e plastica, annuncia un obiettivo ambizioso, ma tangibile: impiegare entro il 2025 il 50% di materie prime sostenibili, come plastica riciclata, bioplastiche e vetro proveniente da riciclo, per la realizzazione dei propri prodotti.

Con questo impegno, spiega una nota, l'azienda andrà a triplicare l'attuale utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, pari al 16%.

Nonostante la natura altamente regolamentata dell'industria farmaceutica, che rende più complessi i cambiamenti, il settore sembra essere pronto ad accogliere la sfida della transizione ecologica: secondo un'indagine condotta sui clienti di Bormioli Pharma, oltre il 90% delle aziende del comparto farmaceutico ritiene che la ricerca di nuove soluzioni di packaging sostenibili sia un punto di primaria importanza. Questa attenzione si è già tradotta in un aumento delle vendite di flaconi, chiusure e accessori realizzati con materiali riciclati o bio-based, che ha raggiunto un +50% nel 2020 e un +130% nell'ultimo triennio. Risultati rilevanti, grazie alla capacità di Bormioli Pharma di coniugare materiali sostenibili con gli alti standard qualitativi e di sicurezza richiesti dal settore.

"Il tema della sostenibilità sta velocemente entrando nelle agende delle industrie farmaceutiche di tutto il mondo e, come creatori di packaging primario, sentiamo la responsabilità di supportare il settore in questa transizione, sostenendo al contempo la salute delle persone e del pianeta", ha commentato Andrea Lodetti, CEO di Bormioli Pharma. "Da sempre investiamo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni concrete, ma oggi vogliamo fare di questo impegno un elemento differenziante della nostra strategia di crescita, vincolandolo a precisi obiettivi a medio termine".

Grazie ad un'esperienza pluriennale sul fronte della sostenibilità dei materiali, Bormioli Pharma oggi può proporre dieci diverse gamme di prodotto a basso impatto ambientale. In particolare, sul fronte del riciclo, oltre ad un progressivo incremento della quota di vetro di recupero nelle proprie produzioni, l'azienda è in grado di offrire contenitori in plastica ottenuti da polimeri provenienti da raccolta differenziata altamente selezionata. Per quanto riguarda le bioplastiche, commercializza contenitori realizzati a partire da fibre residue di canna da zucchero o amido di mais, alcuni di essi completamente compostabili. Diverse le novità in fase di sviluppo per i prossimi mesi. In termini di materiali, l'azienda sta testando una plastica innovativa creata dal recupero delle emissioni di CO2. Sta anche introducendo l'eco-design di prodotto, che favorisce il minore impiego di materiali vergini, una semplificazione delle componenti e un migliore riciclo.

L'impegno di Bormioli Pharma fa parte di un approccio più ampio di gestione responsabile dell'azienda, che va dalla produzione alla catena di fornitura. E' infatti, in corso l'implementazione di misure per la riduzione dei consumi energetici, delle emissioni e di ottimizzazione dell'utilizzo di acqua ed è stata introdotta una piattaforma di eco-validazione per il monitoraggio della filiera, che sarà estesa nel prossimo triennio al 100% dei fornitori. Con queste azioni concrete, l'azienda sta già dando un primo contributo all'obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica: basti pensare che con la sola produzione del 2020 di flaconi in plastica riciclata rPET, sono state evitate quasi 1.000 tonnellate di emissioni di CO2 equivalente in atmosfera, che corrispondono alla piantumazione di un bosco di 1.000 alberi.

com/lab

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0710:19 lug 2021

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July 07, 2021 04:21 ET (08:21 GMT)