MILANO, 27 aprile (Reuters) - Piazza Affari è debolmente negativa, in linea con il contesto cedente a livello europeo. Sulle borse prevale la cautela in vista della riunione della Fed e della tornata delle trimestrali che smorzano in parte l'ottimismo sulla ripresa globale dalla pandemia del Covid-19.

A Wall Street indici in lieve rialzo con gli investitori che si preparano alla tornata di trimestrali in particolare di Microsoft e Alphabet. Ieri S&P 500 e Nasdaq hanno chiuso su nuovi massimi storici.

Sull'obbligazionario italiano torna ad allargarsi lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi che si porta sopra i 108 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Peggior titolo tra le bluechip, Diasorin , con un calo che sfiora il 5%, è penalizzata dalla revisione al ribasso delle stime per il primo semestre e per l'anno da parte della rivale francese Biomerieux a seguito della contrazione della domanda di test Covid-19 con l'allentamento della pandemia in particolare negli Stati Uniti. A Parigi le azioni Biomerieux cedono oltre l'8%. Diasorin darà i risultati del primo trimestre il 13 maggio.

Proseguono le vendite su Leonardo che cede l'1,65% dopo lo scivolone di ieri a seguito dell'acquisizione del 25,1% della società tedesca Hensoldt per circa 606 milioni, in un deal valutato dal mercato come "caro". Oggi JP Morgan ha tagliato la raccomandazione a "Equal-Weight" da "Overweight" con un prezzo obiettivo a 7,1 euro da 8,3 euro precedente.

Girano in positivo le banche vendute nella prima parte della seduta: le big Unicredit e Intesa Sanpaolo salgono rispettivamente dell'1,4% e dello 0,5%. Storna Bper in flessione dello 0,7%.

Venduta Atlantia (-0,9%) zavorrata dal permanere dello stallo nella vendita dell'88% di Aspi, dopo che ieri nessuna decisione è stata presa dal board di Cdp sull'offerta vincolante, secondo alcune fonti.

In forte ribasso Tod's (-3,6%) su fisiologiche prese di profitto dopo il balzo a due cifre seguito all'ingresso nel cda di Chiara Ferragni e la salita nel capitale da parte di Lvmh.

Bene Tim (+1,3%) che si avvantaggia dell'incremento dei fondi previsto dal recovery fund destinati alla connettività fissa e mobile per sostenere la copertura in 5G delle aree svantaggiate.

Nel settore oil forte calo per Saipem che perde il 2,5% alla vigilia dei risultati del primo trimestre in calendario domattina.

Fuori dal paniere raccolta Mediaset che sale dell'1,2% dopo l'ok del Cda allo stop al voto maggiorato e allo spostamento della sede legale in Olanda, oltre ai conti 2020. Il broker Equita rileva che l'Ebit è stato inferiore alle stime, ma il debito è migliore. Secondo un altro primario broker italiano, i risultati sono stati in linea con le attese e complessivamente positivi.

Sull'Aim vola il titolo Amm (+17,41%) a 2,36 euro dopo l'annuncio stamani della cessione a Link Mobility group dell'80% del capitale detenuto dai soci di maggioranza al prezzo di 2,4 euro per azione e conseguente lancio dell'Opa totalitaria allo stesso prezzo con obiettivo delisting del titolo da Piazza Affari.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)