Un orientamento 'hawkish' che nelle intenzioni della banca centrale Usa dovrebbe ridurre l'inflazione senza danneggiare l'economia, ma che sta spingendo gli investitori a vendere titoli azionari.

Oggi sarà la volta della Bank of England e domani della Banca del Giappone.

Intorno alle 9,35 l'indice Ftse Mib arretra dello 0,84%.

Giù in particolare il comparto dell'energia dopo il brusco calo dei prezzi del petrolio sulle attese per un aumento dei tassi Usa dopo i commenti di ieri della Fed, che hanno messo in secondo piano i dati sul calo delle scorte di greggio negli Usa. Eni cede l'1,1%, Saipem l'1,5%. Vendute anche le utility in diretta competizione con il balzo dei rendimenti del decennale sopra il 4,5%. Snam (-0,7%), Terna (-0,5%).

Raccolte le banche, in particolare Unicredit con un +1,7% su nuovi massimi da aprile 2016.

Fuori dal paniere svetta Safilo con un balzo del 6,8% dopo l'annuncio che con Amazon lancerà nel mercato statunitense nuovi occhiali smart sotto il marchio Carrera e con il servizio vocale Alexa.

Raccolta anche Ovs (+2,3%) dopo i risultati semestrali che vedono vendite e utili in crescita. Il gruppo prevede di chiudere l'esercizio con risultati in miglioramento rispetto all'anno prima.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)