A preoccupare gli investitori la corsa senza sosta delle materie prime con in particolare il prezzo del Brent schizzato a un passo da 118 dollari al barile e - che al momento sta ritracciando sulle indiscrezioni che l'Iran possa esportare piu' petrolio - e degli impatti delle sanzioni sulla ripresa delle economie a livello globale.

"Il mercato ha cercato di recuperare, ma la volatilità la fa da padrona", osserva un trader.

A Wall Street seduta contrastata con Dow Jone e S&P500 leggermente positivi, mentre è debole il Nasdaq.

Intorno alle 16,30 il FTSE Mib si muove in calo dell'1,55% sui minimi di seduta. Volumi poco sopra 2,1 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Seduta in profondo rosso per le azioni TIM ordinarie e risparmio, con le prime che perdono il 13% circa e le seconde il 18% circa, tornando sui livelli di inizio novembre 2020, con il mercato che non ha apprezzato la guidance fornita dal gruppo sul 2024 dopo la presentazione dei risultati del 2021 ieri sera. "Tim ha presentato una guidance sul 2022-2024 veramente brutta in continuità con i numeri del 2021 e diventa difficile per gli investitori capire le strategie della società", dice un trader.

Ben raccolta InWit(+1,5%) dopo la conferma da parte di Tim di trattative in corso per cedere la partecipazione al fondo Ardian.

Rallentano i titoli petroliferi. Ritraccia Eni, in flessione del 3,2% dopo il rally recente, deboli anche le oil service più coinvolte dalla possibile ripresa degli investimenti nel settore grazie al rialzo dei prezzi del petrolio, come Saipem (-0,5%) e Tenaris in calo dell'1,2%

Nell'automotive, giu' anche Brembo in flessione del 3% dopo i risultati che vedono il 2021 chiudersi con un utile netto in rialzo del 57,9% rispetto al 2020, ma il titolo paga i timori legati alle esposizioni in Ucraina e Russia.

E' durato lo spazio di una mattina il recupero delle banche sulle quali pesano i rischi legati all'esposizione in Russia. In particolare INTESA SANPAOLO torna a scendere (-1%), giù anche UNICREDIT (-1%) e va peggio BPER che arretra del 3,6%. Molto venduta anche Banco Bpm(-4%) che risente dello stop alla politica di "M&A" in particolare con Unicredit proprio a causa della crisi in Ucraina.

Buzzi Unicem cede l'1,3% e risente dell'annuncio della prossima uscita dal Ftse Mib a partire dalla revisione del 21 marzo.

Molto forte Piaggio in salita del 3,8% dopo i risultati 2021. Secondo Equita, la società ha registrato "una buona chiusura d'anno in linea con le attese e le stime sono sostanzialmente confermate".

Storna pesantemente su realizzi Gas Plus dopo i recenti rialzi. Il titolo arretra del 5% circa.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)