MILANO (Reuters) - Indici inchiodati sulla parità a Piazza Affari in un mercato che consolida le posizioni dopo il recente rally.

Ieri la presidente Bce Christine Lagarde ha lasciato chiaramente intendere che il primo taglio dei tassi potrebbe arrivare in occasione del meeting di giugno, mentre stamani il consigliere Bce Francois Villeroy de Galhau ha sottolineato che c'è un ampio consenso sul fatto che i tassi di interesse saranno tagliati in primavera, stagione che "va da aprile al 21 giugno".

Intorno alle 12,25 l'indice Ftse Mib è in frazionale rialzo dello 0,16%. Volumi pari a 1,1 miliardi di euro.

I titoli in evidenza oggi

Tim tenta il rimbalzo stamani con un +3% dovuto per lo più a ricoperture, dopo il tonfo record del 24% ieri sui timori per i livelli di debito del gruppo. Gli analisti di Intesa Sanpaolo scrivono che "il business plan al 2026 ha lasciato gli investitori scettici sulla sostenibilità finanziaria di ServiceCo una volta che la vendita NetCo sarà stata completata e il rimanente business ristrutturato". Tuttavia, il broker ritiene che gli investitori dovrebbero focalizzarsi sulla generazione di cassa a medio termine.

Molto tonica, invece, Maire Tecnimont in rialzo del 2,7% circa dopo essere salita fino a quota 7,2 euro, massimi da metà giugno 2011. Il titolo è in un canale rialzista partito con la presentazione del piano industriale lo scorso martedì. Di ieri la notizia che la oil service si è aggiudicata un contratto petrolchimico del valore di 1,1 miliardi di dollari dall'algerina Sonatrach.

Prosegue il buon momento anche per Saipem che avanza del 3%.

Banche trascurate anche oggi con oscillazioni poco significative.

Ben raccolte Danieli, +5,2% dopo i risultati del primo semestre 2023-24 e le stime per l'anno in corso. "E' un set di risultati complessivamente positivi e migliori delle attese", scrive Equita. Forte anche Iveco con +5,9% sul ritorno delle indiscrezioni che Leonardo sarebbe interessata a rilevare da Iveco la controllata Idv, produttore di veicoli blindati per la difesa e protezione civile, per una valutazione intorno a 750 milioni di euro. Secondo Equita, l'eventuale transazione "sarebbe accrescitiva per Iveco la cui attuale valutazione non sconta la presenza nel business militare e che rafforzerebbe la struttura finanziaria potendo ridurre l'utilizzo del factoring", si legge nel daily.

Sul fronte delle vendite prosegue il momento negativo di Azimut in flessione del 7,3% che si aggiunge al -5,9% di ieri, con il mercato deluso dall'annuncio della distribuzione della cedola sul 2023 di 1,4 euro per azione che sarà pagata per un euro in contanti e per il resto in azioni proprie. In un report Barclays scrive di risultati trimestrali "contrastanti, con utile netto di 94 milioni, sotto le nostre attese di 104 milioni". Il broker ha tagliato le proprie stime di adj Eps per il 2024-26 del 4% in media e il prezzo obiettivo sul titolo passa a 26,2 euro da 27,1 euro precedente.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)