La maggiore avversione al rischio penalizza l'equity con gli investitori che alleggeriscono le posizioni con l'approssimarsi del weekend e rimangono concentrati sui temi principali di questa fase di mercato: uno scenario di alti tassi in un periodo più lungo e le indicazioni in arrivo dalle trimestrali societarie in presenza di una inflazione persistente e di maggiori rischi geopolitici.

A Wall Street intanto si prospetta un'altra giornata negativa, come segnalano i futures sugli indici, appesantita dalla salita dei rendimenti.

Il Treasury decennale sfiora infatti la soglia psicologica del 5%, mentre anche il rendimento del due anni, che riflette meglio le aspettative dei tassi, balza ai massimi da 17 anni.

Nel pomeriggio i riflettori sono puntati sul discorso del presidente della Fed Jerome Powell nel timore che possa assumere un tono 'hawkish' dopo gli ultimi robusti dati macro Usa.

Intorno alle 11,50 l'indice Ftse Mib è in ribasso dello 0,9%. Volumi per 720 milioni di euro.

I titoli in evidenza:

Giornata decisamente negativa per Stellantis, peggiore titolo del Ftse Mib con un ribasso del 3,3% in scia ad un settore auto europeo sotto pressione dopo i risultati sotto le attese del terzo trimestre di Renault, che a Parigi perde oltre il 7%. Dall'altra parte dell'Oceano anche Tesla ha deluso ieri sera le aspettative sui conti e oggi negli scambi del premarket segna un calo del 5% circa. In questo contesto Stellantis non riesce a beneficiare del piano aggressivo sui veicoli commerciale annunciato ieri con l'obiettivo di raggiungere la leadership globale con i sei marchi del gruppo.

Sempre nell'automotive, ribassi intorno al 2% per Iveco e Pirelli.

Sull'indice di Piazza Affari pesano anche i cali dei titoli petroliferi per la discesa delle quotazioni del greggio dopo la notizia della rimozione di alcune sanzioni Usa nei confronti del Venezuela che potrebbero portare ad un aumento della produzione dal Paese. Eni cede l'1,2%, Saipem il 2,5%.

Debolezza anche sui bancari in attesa dell'avvio della stagione delle trimestrali del settore. Mps e Bper, tra le più penalizzate oggi, perdono l'1,5% circa.

Sempre tra i finanziari Nexi sale dello 0,6% consolidando la corsa di ieri sulle indiscrezioni attorno ad una possibile offerta da parte di Cvc, ridimensionatesi poi con le indicazioni offerte da una fonte vicine al fondo di private equity secondo cui il colosso italiano dei pagamenti è uno dei molti dossier sotto osservazione ma nessuna offerta è allo studio. "Oltre al tema golden power, a nostro avviso un tema importante da verificare circa la fattibilità della possibile operazione è la disponibilità ed il costo del financing che il private equity riuscirà ad ottenere", osserva Equita.

Fuori da paniere principale forte Technogym, in rialzo del 4,5% in scia alla raccomandazione 'buy' con la quale Berenberg ha avviato la sua copertura sul titolo, fissando un target price a 10 euro.

(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)