SAO PAULO/BRASILIA (Reuters) - La Corte Suprema del Brasile ha ordinato alla polizia di rimuovere decine di blocchi stradali allestiti dai sostenitori del presidente Jair Bolsonaro per protestare contro la sua sconfitta alle elezioni presidenziali, mentre il leader dell'estrema destra è rimasto in silenzio sul risultato.

La protesta ha iniziato ad avere ripercussioni sull'economia.

La lobby dei supermercati brasiliani ha segnalato problemi di approvvigionamento e ha lanciato un appello a Bolsonaro affinché risolva la situazione prima che gli scaffali dei negozi inizino a svuotarsi.

Bolsonaro non ha reagito pubblicamente al risultato elettorale. Il ministro delle Comunicazioni Fabio Faria ha detto a Reuters che Bolsonaro dovrebbe parlare della sua sconfitta oggi, anche se non è chiaro se il presidente in carica accetterà la vittoria di Lula.

I camionisti - che hanno beneficiato dell'abbassamento dei costi del gasolio da parte di Bolsonaro - sono tra i principali elettori del presidente e sono noti per aver frenato l'economia brasiliana quando hanno chiuso le autostrade.

Sebbene Bolsonaro sia rimasto in silenzio sulla sua sconfitta elettorale, i suoi alleati e collaboratori politici hanno già iniziato a stabilire contatti con il campo di Lula per discutere della transizione. Alcuni hanno detto pubblicamente che il governo Bolsonaro dovrebbe rispettare il risultato elettorale.

ACCESSO ALL'AEROPORTO

Le autostrade bloccate dai sostenitori di Bolsonaro includono strade chiave utilizzate per il trasporto di cereali dagli stati agricoli ai porti, tra cui anche una via  principale che collega le due città più grandi della nazione, Rio de Janeiro e San Paolo.

La principale strada di accesso all'aeroporto internazionale Guarulhos di San Paolo, il più trafficato del Paese, è stata temporaneamente bloccata da decine di manifestanti e 25 voli sono stati cancellati, secondo l'aeroporto. Tuttavia, il governatore Rodrigo Garcia ha detto che l'autostrada è stata riaperta stamattina. Ha annunciato pesanti multe orarie contro chiunque blocchi le strade.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)