Il dollaro canadese è aumentato rispetto alla sua controparte statunitense lunedì, ma si è mantenuto vicino al livello più debole in più di tre mesi, mentre i funzionari della Federal Reserve degli Stati Uniti hanno segnalato una maggiore preoccupazione per i lenti progressi nel raffreddamento dell'inflazione.

Il loonie era scambiato in rialzo dello 0,2% a 1,3580 per il dollaro americano, pari a 74,21 centesimi di dollaro. Venerdì, la valuta ha toccato il livello intraday più debole dal 12 dicembre, a 1,3614, mentre il biglietto verde ha esteso i recenti guadagni contro un paniere di valute principali.

"Il dollaro americano sta mantenendo la sua forza", ha dichiarato Darren Richardson, direttore operativo di Richardson International Currency Exchange Inc. "L'obiettivo principale per il mercato è rappresentato dalle pressioni inflazionistiche ostinate che stanno legando le mani alla Fed".

I funzionari della Fed hanno detto di essere ancora fiduciosi che l'inflazione degli Stati Uniti si attenuerà, con l'aumento dei prezzi degli alloggi che dovrebbe contribuire a ridurre il ritmo principale degli aumenti dei prezzi, ma hanno anche riconosciuto un maggiore senso di cautela sulla questione.

I dati sull'inflazione statunitense, che saranno resi noti venerdì, potrebbero orientare le aspettative della Fed di iniziare a tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi.

"Il petrolio continua a rafforzarsi gradualmente, il che normalmente sarebbe un grande sostegno per il loonie, ma al momento il mercato non si sta concentrando su questo aspetto quanto sulle storie di inflazione", ha detto Richardson.

Il prezzo del petrolio, una delle principali esportazioni canadesi, è salito dell'1,6% a 81,95 dollari al barile, grazie all'ordine del Governo russo di ridurre la produzione di petrolio e agli attacchi alle infrastrutture energetiche in Russia e Ucraina, che hanno compensato la richiesta delle Nazioni Unite di un cessate il fuoco nella guerra di Gaza.

I rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono saliti lungo la curva, seguendo i movimenti dei Treasury statunitensi. Il decennale è salito di 5,3 punti base al 3,489%. (Servizio di Fergal Smith; Redazione di Aurora Ellis)