Il dollaro canadese si è rafforzato fino a raggiungere un massimo di nove giorni rispetto alla controparte statunitense, mercoledì, grazie all'ottimismo degli investitori sul fatto che le banche centrali hanno finito di aumentare i tassi di interesse e che le relazioni tra le due maggiori economie del mondo miglioreranno.

Il loonie è stato scambiato in rialzo dello 0,1% a 1,3685 per il biglietto verde, pari a 73,07 centesimi di dollaro USA, dopo aver toccato il massimo dal 6 novembre a 1,3655.

Questo fa seguito ai guadagni della valuta di martedì, quando i dati hanno mostrato un rallentamento del ritmo dell'inflazione statunitense, sostenendo le scommesse che la prossima mossa della Federal Reserve sarà un allentamento della politica monetaria.

"I rialzi dei tassi delle banche centrali sono terminati e la relazione bilaterale più importante del mondo sta migliorando, quindi le prospettive di crescita del 2024 a livello globale stanno migliorando", ha dichiarato Adam Button, capo analista valutario di ForexLive.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incontrato il leader cinese Xi Jinping per la prima volta in un anno, per colloqui che potrebbero attenuare gli attriti tra le due superpotenze su conflitti militari, traffico di droga e intelligenza artificiale.

Il Canada è un importante produttore di materie prime, tra cui il petrolio, pertanto la valuta tende ad essere sensibile alle prospettive dell'economia globale.

I futures sul greggio degli Stati Uniti sono scesi del 2% a 76,66 dollari al barile, sotto pressione a causa di un aumento maggiore del previsto delle scorte di greggio degli Stati Uniti e della produzione record di greggio degli Stati Uniti.

I dati economici nazionali sono stati misti. Hanno mostrato guadagni per il commercio all'ingrosso e le spedizioni manifatturiere a settembre, ma anche che le vendite di case sono scese del 5,6% a ottobre, il calo maggiore in 16 mesi.

I rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono aumentati lungo la curva, seguendo i movimenti dei Treasury statunitensi. Il decennale è salito di 5,2 punti base al 3,744% dopo aver toccato martedì il livello intraday più basso in due mesi, al 3,663%. (Servizio a cura di Fergal Smith, modifica di Nick Zieminski)