MILANO (MF-DJ)--Per combattere il cambiamento climatico globale e la perdita di biodiversità, il Parlamento europeo chiede alle aziende di garantire che i prodotti venduti nell'Ue non provengano da terreni deforestati o degradati.

La sessione plenaria, si legge in una nota, ha adottato oggi la sua posizione sulla proposta della Commissione europea di regolamento sui prodotti esenti da deforestazione con 453 voti favorevoli, 57 contrari e 123 astensioni. La nuova legge renderà obbligatoria per le aziende la verifica (la cosiddetta 'due diligence') sul fatto che i beni venduti nell'Ue non siano stati prodotti su terreni deforestati o degradati in nessuna parte del mondo. Ciò garantirà ai consumatori che i prodotti che acquistano non contribuiscono alla distruzione delle foreste, comprese le insostituibili foreste tropicali, e quindi ridurrà il contributo dell'Ue al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità. I deputati vogliono anche che le aziende verifichino che le merci siano prodotte in conformità con le disposizioni sui diritti umani nel diritto internazionale e rispettino i diritti delle popolazioni indigene.

La proposta della Commissione riguarda il bestiame, il cacao, il caffè, l'olio di palma, la soia e il legno, compresi i prodotti che contengono, sono stati nutriti o sono stati realizzati utilizzando questi prodotti (come pelle, cioccolato e mobili). Il Parlamento vuole includere anche la carne suina, ovina e caprina, il pollame, il mais e la gomma, nonché i prodotti a base di carbone e carta stampata. I deputati insistono inoltre sul fatto che i prodotti non devono essere stati prodotti su terreni deforestati dopo il 31 dicembre 2019, un anno prima di quanto proposto dalla Commissione. Il Parlamento vuole inoltre che le istituzioni finanziarie siano soggette a requisiti aggiuntivi per garantire che le loro attività non contribuiscano alla deforestazione.

Sebbene nessun Paese o merce sarà bandito, le aziende che immettono prodotti sul mercato dell'Ue saranno obbligate a esercitare la due diligence per valutare i rischi nella loro catena di approvvigionamento. Potranno ad esempio utilizzare strumenti di monitoraggio satellitare, audit sul campo, rafforzamento delle capacità dei fornitori o test degli isotopi per verificare la provenienza dei prodotti. Le autorità dell'Ue avranno accesso alle informazioni pertinenti, come le coordinate geografiche. I dati resi anonimi saranno disponibili al pubblico.

Sulla base di una valutazione trasparente, la Commissione dovrà classificare i Paesi, o parte di essi, in basso, standard o alto rischio entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento. I prodotti provenienti da Paesi a basso rischio saranno soggetti a meno obblighi. Il Parlamento è ora pronto per avviare i negoziati sulla legge finale con gli Stati membri dell'Ue.

cos


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September 13, 2022 09:27 ET (13:27 GMT)