ROMA (MF-DJ)--Nel complesso del 2021, l'export verso i paesi extra Ue cresce del 16,3%, collocandosi su livelli superiori a quelli del 2019. Contribuiscono alla crescita, per circa 10 punti percentuali, gli aumenti delle vendite di beni strumentali e beni intermedi. Per l'import, il 2021 si chiude con un aumento più marcato (+27,7%), spiegato soprattutto dagli incrementi degli acquisti di prodotti energetici e beni intermedi.

Lo rende noto l'Istat sottolineando che dopo gli aumenti dei due mesi precedenti, a dicembre si registra un calo congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue. Questa dinamica, tuttavia, è condizionata da operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) registrate a novembre, al netto delle quali si stima un calo meno ampio (-0,7%).

Nel dettaglio, a dicembre si stima un calo congiunturale per le esportazioni del 2,1% e un aumento per le importazioni del 4,3%). La flessione su base mensile dell'export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo non durevoli (+5,8%), ed è determinata in particolare dal calo delle vendite di energia (-27,3%) e beni strumentali (-3,9%). Dal lato dell'import si rilevano aumenti congiunturali diffusi, tranne che per l'energia (-1,1%).

Nel trimestre ottobre-dicembre 2021, rispetto al trimestre precedente, l'export cresce dello 0,5%; l'aumento è marcato per energia (+29,9%), mentre si registra un calo per i beni strumentali (-7,1%). Nello stesso periodo, l'import segna un rialzo congiunturale del 7,8%, cui contribuiscono soprattutto gli incrementi degli acquisti di energia (+23%) e di beni di consumo non durevoli (+12,8%).

A dicembre l'export cresce su base annua del 12,6%. L'aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti, è particolarmente elevato per energia (+63,9%). L'import segna una crescita tendenziale del 45,8%, anch'essa estesa a tutti i raggruppamenti e molto sostenuta per energia (+115,6%). La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +4.737 milioni, in calo rispetto a dicembre 2020 (+7.972). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici diminuisce in misura contenuta: da +9.962 milioni per dicembre 2020 a +9.291 milioni per dicembre 2021.

Aumenti su base annua dell'export si sono avuti verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Stati Uniti (+32,5%), i paesi Opec (+32,0%), Turchia (+24,3%) e Russia (+14,2%). Diminuiscono le vendite verso Regno Unito (-11,4%), paesi Asean (-7,6%) e paesi Mercosur (-3,8%). Gli acquisti da India (+70,2%), paesi Mercosur (+61,9%), Russia (+58,6%), paesi Opec (+53,1%), paesi Asean (+52,5%) e Cina (+51,8%) registrano incrementi tendenziali particolarmente elevati. Le importazioni dal Regno Unito (-30%) risultano in forte calo.

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(END) Dow Jones Newswires

January 26, 2022 04:13 ET (09:13 GMT)