PECHINO (awp/ats/ans) - Country Garden annuncia di "non essere in grado di pubblicare il bilancio 2023 entro il 30 marzo", avendo la necessità "raccogliere più informazioni per le stime contabili appropriate". In un file alla Borsa di Hong Kong, il colosso immobiliare privato cinese, finito in default e su cui pende una richiesta di messa in liquidazione, ha spiegato che i titoli saranno sospesi dalle contrattazioni "dalle ore 9 del 2 aprile".

Il board, a tal proposito, ritiene che la mossa "non avrà un impatto materiale" sulle operazioni che vedono la consegna di case sul fronte domestico e la ristrutturazione del debito offshore "nel normale processo".

Lo sviluppatore con sede a Foshan ha spiegato che "ha bisogno di raccogliere più informazioni per fare stime e giudizi contabili appropriati e ragionevolmente riflettere i cambiamenti nel settore". Il revisore dei conti di Country Garden è Pricewaterhouse Coopers, la cui affiliata cinese ha sottoposto ad audit la principale attività onshore di Evergrande, finendo nel mirino nelle scorse settimane con l'accusa di aver sopravvalutato le entrate del gruppo di Shenzhen di circa 78 miliardi di dollari in due anni.

Il potenziale ritardo dell'approvazione dei conti 2023 suggerisce che la crisi di Country Garden stia entrando in un nuovo capitolo dopo che l'Alta Corte di Hong Kong ha ricevuto un'istanza da un credito di messa in liquidazione della società.

Il gruppo era considerato positivamente come relativamente solido rispetto alla crisi immobiliare che sta appesantendo l'economia del Dragone: tuttavia, lo scorso ottobre è andato in default sul suo debito in dollari a ottobre 2023, mentre questo mese ha mancato per la prima volta anche il pagamento di una cedola su un bond in yuan.