ROMA (MF-DJ)--«La somministrazione eterologa di vaccini non è una novità nel panorama della profilassi delle malattie. È stata già impiegata per l'influenza e l'epatite B. Per l'immunizzazione da Covid-19, la combinazione è stata approvata ed è da tempo utilizzata con diverse modalità in Francia, Canada, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Regno Unito».

Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera, Fabio Ciciliano del Cts, ripercorre le tappe che hanno portato alle ultime decisioni del comitato sul via libera al mix dei vaccini, perchè sotto i 60 anni chi ha già ricevuto una prima dose di AstraZeneca deve avere la seconda di Pfizer o Moderna.

«Diversi studi clinici internazionali hanno evidenziato la capacità dell'eterologa di indurre una adeguata produzione di anticorpi. C'è ovviamente molta attenzione nel monitorare le reazioni avverse. In via preliminare è stata registrata una maggiore efficacia nella produzione di anticorpi con dosi eterologhe inoculate con un intervallo di 9-12 settimane (AstraZeneca-Pfizer) rispetto al protocollo vaccinale omologo", conclude.

pev

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June 14, 2021 03:12 ET (07:12 GMT)