(Reuters) - Deere & Co, il più grande produttore di macchinari pesanti al mondo, ha registrato utili trimestrali inferiori alle attese di Wall Street, continuando a scontrarsi con la carenza di componenti dovuta a problemi di approvvigionamento, con il titolo che perde il 7% negli scambi premarket.

Il rincaro delle materie prime e dei costi di trasporto, in presenza di colli di bottiglia nella fornitura e nella logistica, ha avuto un impatto sui produttori industriali, mettendo sotto pressione i margini e frenando la produzione.

"I nostri risultati riflettono l'aumento dei costi e le inefficienze produttive dovute alla difficile situazione della catena di approvvigionamento", ha detto John May, amministratore delegato dell'azienda.

Il gruppo, di base a Moline nell'Illinois, ha rivisto la guidance di utile netto per l'anno in corso a 7,0-7,2 miliardi di dollari, contro una previsioni precedente di 7,0-7,4 miliardi di dollari.

Deere ha fatto segnare ricavi per 13,0 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti di 12,78 miliardi di dollari. Il produttore ha registrato un utile netto di 1,88 miliardi di dollari, pari a 6,16 dollari per azione, inferiore alle stime degli analisti che prevedevano 6,69 dollari per azione per il trimestre conclusosi il 31 luglio, secondo i dati Refinitiv Ibes.

Vendite nette totali e ricavi sono saliti di circa il 22% a 14,10 miliardi di dollari. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei, Sabina Suzzi)