MILANO (MF-DJ)--La crisi energetica mette in ginocchio le imprese. Il 68% delle cooperative partecipate da Cfi-Cooperazione Finanza Impresa denuncia una perdita di redditività e per una cooperativa su tre l'aumento dei costi induce a produrre in perdita.

E' quanto risulta da un approfondimento portato avanti da Cfi, finanziaria partecipata e vigilata dal ministero dello Sviluppo Economico con lo scopo di promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese cooperative.

Cfi, spiega una nota, ha sottoposto un questionario alle aziende per analizzare l'impatto degli aumenti sulla produzione. Dalle risposte risulta che i costi energetici sostenuti dalle imprese, per i primi 6 mesi del 2022, sono quasi pari a quelli dell'intero anno precedente (21.126.000 euro nei primi 6 mesi 2022, 22.201.000 euro in tutto il 2021). Nell'ipotesi che la crescita dei prezzi si fermi ai livelli attuali, le imprese si troverebbero a fine 2022 con costi energetici più che triplicati rispetto al 2020 con una maggiore incidenza rispetto al valore della produzione di ben 6 punti percentuali (dal 5,8 del 2020 all'11,8 del 2022).

Le conseguenze sono che una cooperativa su tre (il 30%) si sta già attivando per contenere i costi e trovare soluzioni; una cooperativa su tre (il 30%) non ha ancora identificato soluzioni e/o non dispone delle risorse finanziarie necessarie. Inoltre quasi 2 cooperative su 3 (il 61%) sono interessate a valutare investimenti per l'efficientamento energetico. Per 1 cooperativa su 5 (il 21%), oltre ai problemi di redditività, esistono difficoltà finanziarie di breve periodo quali: fabbisogno di liquidità per gestire lo scaduto o necessità di garanzie per i contratti di fornitura.

"E' una situazione molto preoccupante - ha commentato Mauro Frangi, presidente di Cfi - che in molti casi rischia di minare il futuro stesso delle imprese e della rilevante occupazione che generano. Per oltre 2 imprese su 3 i rincari hanno impattato pesantemente sulla redditività. Per la metà di loro, l'impossibilità di ribaltare i maggiori costi sui prezzi di vendita significa lavorare in perdita. E poi, pesano le tensioni finanziarie conseguenti che riguardano direttamente almeno 1 cooperativa su 5 che denuncia fabbisogni aggiuntivi di liquidità per garantire il pagamento delle bollette o richieste di pesanti garanzie da parte dei fornitori per la sottoscrizione dei contratti".

"Il Consiglio di Amministrazione di Cfi ha messo in campo una pluralità di azioni per cercare di garantire alle imprese il necessario accompagnamento e supporto in una fase così difficile. Sul fronte della finanza, a breve cercheremo di costruire risposte specifiche lavorando in stretta sinergia con Cooperfidi Italia e Banca Etica, soggetti di cui siamo soci. Metteremo a disposizione delle imprese gli strumenti finanziari della Legge Marcora per garantire il sostegno diretto agli investimenti di efficientamento energetico programmati dalle cooperative. E, infine, lavoreremo a costruire stabili e qualificate partnership tecnologiche e finanziarie con soggetti specializzati per supportare le imprese nella pianificazione e realizzazione degli investimenti di efficientamento energetico", ha concluso Frangi.

cos

francesca.costantini@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

September 29, 2022 09:11 ET (13:11 GMT)