Di seguito le conclusioni date dal giudice dell'Alta Corte Robert Hildyard venerdì.

PUNTO DI VISTA:

"Ho raggiunto conclusioni chiare in questo procedimento sulla responsabilità civile della dottoressa Lynch e del signor Hussain per frode secondo il FSMA [Financial Services and Markets Act 2000], il diritto comune e il Misrepresentation Act 1967, applicando, ovviamente, lo standard civile di prova della bilancia delle probabilità".

VENDITA DI HARDWARE

"Il programma di rivendita di hardware è stato concepito, ampliato e implementato per permettere a Autonomy di coprire le mancate entrate del software vendendo hardware e includendo le entrate senza differenziazione nelle entrate indicate nei conti come generate dall'attività software di Autonomy".

"Lo scopo della strategia/programma di rivendita dell'hardware era disonesto e il modo in cui veniva contabilizzato dipendeva dalla sua presentazione disonesta".

"Gli imputati ne erano ben consapevoli".

USO DI RIVENDITORI

"Le transazioni VAR (rivenditore) impugnate non avevano alcuna sostanza commerciale. Erano un mezzo con cui Autonomy poteva mantenere l'apparenza di raggiungere gli obiettivi di entrate alla fine di un trimestre".

"Lo scopo della strategia era quello di assicurare che Autonomy continuasse ad apparire come un'azienda che soddisfaceva le sue previsioni con le vendite di IDOL e del relativo software e quindi manteneva il suo prezzo delle azioni".

"(Lynch e Hussain) sapevano che il riconoscimento delle entrate sulla vendita al VAR (rivenditore) era improprio e che i conti erano quindi falsi".

ACCORDI RECIPROCI

Autonomy comprava da un cliente o rivenditore un prodotto di cui non aveva bisogno in cambio dell'acquisto del suo software.

"Sono convinto che entrambi gli Imputati sapevano che anche queste transazioni reciproche o di andata e ritorno erano escogitate con lo scopo disonesto di aumentare artificialmente le vendite di software ad alto margine apparente, con l'effetto di dare una rappresentazione esagerata del successo del core business di Autonomy".

AFFARI DI HOSTING

I clienti, che già facevano pagamenti periodici a Autonomy per l'hosting del suo archivio, avrebbero fatto un pagamento forfettario per quello che in apparenza sembrava una licenza software.

"Entrambi gli Imputati erano consapevoli della vera natura di questi accordi forfettari e che erano guidati dal riconoscimento del reddito".

"Sapevano che dava una falsa impressione riconoscere immediatamente il reddito".

TRANSAZIONI OEM

Autonomy categorizzava alcune entrate come vendite a OEM (original equipment manufacturer), che avrebbero incorporato il software Autonomy nei loro prodotti in cambio del pagamento di una royalty. Tali accordi erano molto apprezzati dagli investitori.

"Una parte sostanziale delle vendite categorizzate come vendite OEM (...) non avevano questa natura ricorrente, né erano a OEM. Erano invece vendite una tantum ad acquirenti".

"Ho constatato che entrambi gli Imputati sapevano che i conti e le rappresentazioni fatte a questo proposito davano un quadro fuorviante dell'attività OEM di Autonomy".