"Le aziende potrebbero trovarsi ad interrompere la produzione, licenziare i lavoratori, le catene di approvvigionamento crollerebbero, la gente si indebiterebbe per pagare le bollette del riscaldamento e diventerebbe più povera", ha detto Habeck a Der Spiegel, affermando che tutto questo è parte della strategia del presidente russo Vladimir Putin per generare divisioni nel paese.

Questo è "il miglior terreno di coltura per il populismo, che mira a minare la nostra democrazia liberale dall'interno", ha detto Habeck, aggiungendo che non bisogna permettere che i piani di Putin vadano in porto.

Habeck ha prospettato la possibilità di ulteriori sgravi per le aziende e le persone colpite dalla mancanza di gas, ma ha avvertito che non sarà possibile assorbire tutti gli effetti, ha riportato Der Spiegel.

I consumatori potrebbero veder raddoppiare o triplicare i loro costi energetici, che in alcuni casi sono già tra il 30% e l'80% più alti a causa degli aumenti dei prezzi dello scorso autunno, ha detto sempre oggi Klaus Mueller,  capo dell'autorità tedesca di regolamentazione delle reti Bundesnetzagentur, all'emittente ARD.

Il regolatore ha preso in considerazione vari scenari, ha detto Mueller, e la maggior parte di essi "non sono incoraggianti e significano o troppo poco gas alla fine dell'inverno o situazioni  molto difficili già nel corso dell' autunno o in inverno"

Nella giornata di ieri la Germania ha attivato la fase 2 di tre del suo piano di emergenza per il gas, una misura che viene attivata quando il governo vede un rischio elevato di carenza di forniture di gas a lungo termine.

La misura è l'ultimo capitolo di una escalation di una situazione di stallo tra Mosca ed i paesi dell'Unione europea dopo l'invasione russa dell'Ucraina, che ha messo in luce la dipendenza dei membri dell'Ue dalle forniture di gas russo e ha scatenato una frenetica ricerca di fonti energetiche alternative.

La Germania, tuttavia, non ha permesso alle aziende di servizi pubblici di trasferire l'aumento dei costi energetici ai consumatori della più grande economia europea.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)