TOKYO (awp/ats/ans) - La progressiva svalutazione dello yen e la domanda dal comparto auto in Nord America fanno da traino alla crescita delle esportazioni in Giappone.

Secondo i dati del ministero delle Finanze, in maggio l'aumento è pari al 13,5%, dal +8,3% di aprile, e rappresenta un record per il mese di riferimento; mentre le importazioni sono cresciute del 9,5%, perlopiù petrolio e raffinati, portando la bilancia commerciale a registrare un deficit di 1.220 miliardi di yen, equivalenti a 7,2 miliardi di euro.

Nello specifico, le spedizioni verso gli Stati Uniti, sono aumentate del 23,9% su base annua, guidate dal settore automotive, mentre quelle verso l'Unione Europea sono diminuite del 10,1%. In Cina l'aumento è del 17,8% rispetto all'anno precedente, grazie alla domanda di macchinari per la produzione di chip. In base a un rapporto preliminare del ministero, rispetto allo stesso periodo del 2023, lo yen è sceso di circa il 15% al cambio con la valuta statunitense, aumentando i costi delle importazioni per il Paese del Sol Levante, privo di risorse energetiche.