Gli Stati Uniti e la Cina hanno discusso della sovraccapacità cinese nella produzione di energia solare e di batterie, nella produzione di acciaio e nell'energia del carbone durante due giorni di incontri bilaterali sul cambiamento climatico, hanno dichiarato venerdì alti funzionari del Dipartimento di Stato.

Il principale diplomatico statunitense in materia di cambiamenti climatici, John Podesta, ha incontrato la controparte cinese Liu Zhenmin per i loro primi incontri bilaterali formali l'8 e il 9 maggio a Washington, dove hanno discusso di come lavorare insieme in vista del vertice sul clima COP29 in Azerbaigian, nonché di come cooperare sulla riduzione del metano e sulla deforestazione, tra le altre questioni.

Un alto funzionario del Dipartimento di Stato ha detto che durante gli incontri, gli Stati Uniti hanno chiarito che l'inondazione dei mercati globali da parte della Cina con pannelli solari e carbone a basso costo compromette la produzione di energia pulita in altri Paesi.

PERCHÉ È IMPORTANTE

La visita di Liu negli Stati Uniti è avvenuta mentre le aziende del settore solare hanno presentato nuove petizioni commerciali, chiedendo all'Amministrazione Biden di imporre sanzioni sui componenti solari provenienti da fabbriche cinesi in quattro Paesi del sud-est asiatico, citando la concorrenza sleale.

Gli Stati Uniti starebbero anche valutando la possibilità di imporre tariffe sui veicoli elettrici cinesi.

Liu ha messo in guardia dal protezionismo commerciale degli Stati Uniti in recenti discorsi pubblici.

"Le controcorrenti del protezionismo e dell'unilateralismo hanno ulteriormente ampliato il divario nella governance del cambiamento climatico", ha detto in un discorso tenuto in Cina ad aprile, aggiungendo che le restrizioni sui pannelli solari cinesi e su altre tecnologie aumenterebbero i costi globali della transizione energetica pulita.

CONTESTO

Si è trattato del primo incontro formale tra i due maggiori emettitori di gas serra del mondo dopo il vertice COP28 conclusosi a Dubai a dicembre.

L'incontro è stato anche il primo sguardo al tono della relazione bilaterale sul clima tra i nuovi inviati. I loro predecessori, l'ex Segretario di Stato John Kerry e l'inviato cinese per il clima Xie Zhenhua, erano sempre stati amichevoli, anche in tempi di tensioni politiche più ampie.

I due hanno svolto un ruolo chiave nel mediare il risultato finale della COP28, concordando un linguaggio bilaterale che ha aperto la strada all'ampia accettazione di un accordo da parte di tutti i Paesi per la transizione dai combustibili fossili.

Un altro alto funzionario del Dipartimento di Stato ha affermato che il tono dei colloqui è rimasto cordiale e ha detto che le due delegazioni si sono incontrate a cena a casa di Podesta mercoledì.

COSA SUCCEDE

I due Paesi hanno assunto un forte impegno a completare le loro nuove strategie nazionali sul clima nell'ambito dell'Accordo di Parigi entro febbraio 2025 e ad adottare misure allineate con l'obiettivo incluso nell'Accordo di Parigi di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 C al di sopra delle temperature preindustriali.

I due Paesi hanno dichiarato che ospiteranno un incontro di alto livello sulla cooperazione subnazionale il 29-30 maggio in California e che ospiteranno un vertice congiunto sul metano e altri gas non CO2 alla COP29. (Servizio di Valerie Volcovici; Editing di Leslie Adler)