Tra le migliaia di aziende quotate in Borsa, ve ne sono alcune che hanno la fortuna di possedere un vantaggio competitivo durevole. Reso celebre dal noto investitore Warren Buffet, il termine "moat" ("fossato" in inglese) indica un'azienda che attraversa un fossato quasi insuperabile per la concorrenza. In altre parole rappresenta la capacità di un'azienda di prosperare nel tempo in un ambiente molto competitivo grazie a un elemento differenziale che le conferisce un vantaggio sulla competenza. È una nozione molto nota nel mondo dell'investimento a lungo termine, ma spesso difficile da comprendere poiché soggettiva. Per semplificare immagina un castello (l'azienda) circondata da fossati (i vantaggi competitivi). Quanto più larghi e profondi sono i fossati, maggiore è la protezione del castello dinanzi agli invasori (la concorrenza). Nel 1995 Porter ha identificato cinque forze per descrivere la concorrenza su un mercato. Più l'azienda è protetta da queste forze, maggiore è il vantaggio competitivo durevole. Le cinque forze di Porter riguardano l'intensità della concorrenza sul mercato, l'arrivo di nuovi entranti su questo mercato, l'esistenza di prodotti sostitutivi, il potere di negoziazione dei clienti e il potere di negoziazione dei fornitori.

La qualità e la durabilità di queste mura competitive dipendono dalla percezione della proposta di valore da parte del cliente, ma anche dalla difficoltà da parte della concorrenza nel replicare questa proposta di valore. Il moat può assumere diverse forme quali:

• Un know-how senza pari come un servizio esclusivo o un prodotto di qualità superiore.
• Una barriera all'entrata in materia di costi per ricerca e sviluppo o spese di infrastruttura.
• Una barriera all'uscita che comporta forti costi di sostituzione per passare a un prodotto competitivo equivalente.
• Un effetto rete legato al numero di utenti di un prodotto o di un servizio che commercializza l'azienda.
• Un'economia di scala quando l'azienda punta su un volume importante delle proprie vendite. Ne risulta un'efficienza operativa poiché i costi dell'azienda si abbassano o ristagnano quando il volume di produzione aumenta.
• Un posizionamento dominante o monopolistico su un mercato.
• Il possesso di patrimoni immateriali quali una marca molto forte o licenze o brevetti.

Un'azienda non si limita per forza a un solo vantaggio. Può averne diversi. In questo caso essi si combinano e si moltiplicano tra loro più che sommarsi. Infatti ogni vantaggio provocherà un movimento d'inerzia positivo sugli altri amplificandoli e con una ripercussione ancor più positiva sui risultati e la notorietà dell'azienda. Le aziende aventi un vantaggio competitivo durevole sono spesso molto più redditizie nel tempo poiché capitalizzano sui vantaggi con meno costi, rendendo il proprio business ancor più efficiente. Le azioni di queste società hanno la tendenza a superare il rendimento sui rispettivi mercati. Ecco il motivo per cui MarketScreener ha creato questo elenco tematico con titoli aventi un moat.