Legal and General Investment Management, Amundi ed EFG Asset Management sono tra i 15 investitori che hanno scritto alle 13 maggiori aziende chimiche europee, tra cui BASF, LyondellBasell Industries e Yara, in una dichiarazione congiunta pubblicata questa settimana.

"Le aziende chimiche europee devono sapere che l'azione sulla decarbonizzazione non è facoltativa", ha dichiarato Vincent Kaufmann, CEO di Ethos Foundation, uno degli investitori.

"I progressi che abbiamo visto negli ultimi 18 mesi, con alcune aziende che hanno fissato obiettivi e piani di transizione sempre più ambiziosi, indicano che l'impegno sostenuto degli investitori è importante ed efficace".

Penny Fowler, responsabile delle Campagne aziendali per il clima di ShareAction, l'ONG per gli investimenti responsabili che ha coordinato la dichiarazione degli investitori, ha affermato che la dipendenza dell'industria chimica dai combustibili fossili è "spesso trascurata come uno dei principali fattori che contribuiscono al riscaldamento globale".

La norvegese Yara ha dichiarato in una dichiarazione inviata via e-mail che la sua ambizione è quella di diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

"Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ulteriori riduzioni... e partecipiamo allo sviluppo dell'Approccio di Decarbonizzazione Settoriale per l'industria chimica, al fine di allineare i nostri obiettivi climatici con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi", ha dichiarato Bernhard Stormyr, VP Sustainability Governance di Yara.

BASF e LynondellBassell non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.

Alcune aziende chimiche hanno aumentato i loro impegni relativi al clima. Ad esempio, a dicembre LyondellBasell ha aumentato il suo obiettivo di riduzione dei gas serra per le emissioni dirette e indirette derivanti dall'energia acquistata e ha stabilito un obiettivo di riduzione di tutte le altre emissioni indirette entro il 2030.

Nella sua dichiarazione, gli investitori hanno affermato che le aziende chimiche dovrebbero stabilire piani di decarbonizzazione credibili che includano sforzi per elettrificare i processi di produzione chimica e passare a fonti energetiche più verdi.

Altre raccomandazioni prevedono che le aziende chimiche cambino le materie prime utilizzate nei processi di produzione chimica con materiali neutri dal punto di vista delle emissioni, anziché con combustibili fossili, ed eliminino la biomassa legnosa come fonte di energia.