MILANO (awp/ats/ans) - Gli analisti di Goldman Sachs prevedono una crescita dell'economia globale dell'1,8% nel 2023. Un dato che media il contrasto tra la "resilienza degli Usa", la "recessione in Europa" e le "riaperture sconnesse" in Cina dopo il Covid.

Secondo gli analisti "gli Usa dovrebbero riuscire ad evitare la recessione grazie a un calo dell'inflazione dall'attuale 5 al 3% nella seconda parte del 2023, con un rialzo dello 0,5% del tasso di disoccupazione". "Recessione probabile", secondo gli analisti nell'Eurozona e nel Regno Unito a causa principalmente del "calo del reddito reale legato all'aumento dei costi dell'energia".

Il rallentamento dell'economia sarà però soltanto "debole", in quanto "l'Europa è stata in grado di tagliare le importazioni di gas dalla Russia senza frenare l'attività produttiva e potrà probabilmente approfittare di alcuni miglioramenti post- pandemia che eviteranno la recessione negli Usa". Secondo gli analisti di Goldman, i tassi della Bce saliranno massimo fino al 3% in maggio.

Quanto alla Cina, "crescerà lentamente nel primo semestre del 2023" a causa delle riaperture dello scorso aprile che hanno fatto ripartire i contagi, mantenendo alta l'attenzione delle autorità. L'economia cinese è tuttavia destinata ad "accelerare fortemente nella seconda metà dell'anno con le riaperture".