I decessi per cancro infantile in Brasile sono legati alla coltivazione della soia, secondo uno studio

La coltivazione della soia è stata collegata ad un aumento dei decessi per cancro infantile in Brasile, il più grande produttore ed esportatore di semi oleosi del mondo e uno dei principali utilizzatori di pesticidi per proteggere le colture da malattie e parassiti, secondo uno studio condotto nel Paese sudamericano.

Lo studio con revisione paritaria pubblicato lunedì su PNAS, la rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, ha rilevato che con l'espansione della coltivazione della soia in Brasile, "l'esposizione ai pesticidi agricoli è stata associata a un aumento della mortalità per cancro infantile tra la popolazione più ampia indirettamente esposta a queste sostanze chimiche".

I ricercatori statunitensi hanno trovato una relazione tra la produzione di soia e la relativa esposizione della comunità ai prodotti agrochimici, tra cui il glifosato, un diserbante ampiamente utilizzato che alcuni semi di soia geneticamente modificati sono progettati per tollerare.

"Abbiamo riscontrato un aumento statisticamente significativo della leucemia pediatrica in seguito all'espansione della produzione locale di soia", si legge nell'articolo di PNAS, basato sui dati brasiliani di incidenza del cancro infantile e di mortalità per malattia relativi a 15 anni.

I ricercatori hanno ipotizzato che un maggiore uso di pesticidi stia probabilmente contaminando le riserve idriche nei pressi delle aziende agricole di soia.

In particolare, lo studio ha trovato una correlazione tra l'agricoltura della soia e i tumori infantili del sangue, soprattutto la leucemia linfoblastica acuta (ALL), il tumore del sangue più comune nei bambini.

Dal 2008 al 2019 ci sono stati 123 decessi aggiuntivi di bambini di età inferiore ai 10 anni per ALL, in seguito all'espansione della produzione di soia in Brasile, hanno rilevato i ricercatori.

Questo numero sarebbe stato più alto se non ci fossero stati i centri di trattamento del cancro di alta qualità del Paese, hanno detto i ricercatori.

Con l'utilizzo di soia OGM su aree sempre più ampie, la produzione del Brasile è quasi raddoppiata nell'ultimo decennio, raggiungendo il record di 154,6 milioni di tonnellate quest'anno, secondo i dati del governo brasiliano.

Il Paese vende la maggior parte delle sue esportazioni di soia alla Cina e da anni è in competizione con gli Stati Uniti, dove sono ampiamente utilizzati anche prodotti chimici come il glifosato, nei mercati globali della soia.