I prezzi del petrolio sono scivolati nei primi scambi di venerdì, mentre i dati sui posti di lavoro negli Stati Uniti indicavano tassi di interesse più alti più a lungo e l'allentamento delle tensioni in Medio Oriente smorzava le preoccupazioni sull'offerta. Il mercato si è ampiamente scrollato di dosso le sanzioni al Venezuela e all'Iran.

I futures del Brent sono scesi di 23 centesimi, o dello 0,3%, a $86,88 al barile alle 0037 GMT. Il greggio statunitense è sceso di 25 centesimi a $82,48 al barile, anch'esso in calo dello 0,3%.

Il numero di americani che hanno presentato nuove richieste di disoccupazione è rimasto invariato ad un livello basso la scorsa settimana, indicando una continua forza del mercato del lavoro. Ciò ha rafforzato l'opinione che la Federal Reserve manterrà i tassi più alti più a lungo, il che potrebbe frenare la domanda di petrolio.

La Banca Centrale Europea, nel frattempo, ha indicato che un taglio dei tassi di interesse è in arrivo a giugno, mentre in Cina, il più grande importatore di petrolio al mondo, i funzionari della banca centrale hanno detto che la banca potrebbe adottare ulteriori misure per sostenere l'economia, dato che la domanda di credito reale si sta indebolendo.

Per quanto riguarda l'offerta globale di greggio, il Venezuela ha perso una licenza chiave degli Stati Uniti che permetteva al membro dell'OPEC di esportare petrolio nei mercati globali. Gli Stati Uniti hanno anche annunciato sanzioni contro l'Iran, un altro membro dell'OPEC, dopo l'attacco di droni del Paese contro Israele lo scorso fine settimana.

Queste ultime sanzioni, tuttavia, escludono l'industria petrolifera iraniana.

Contribuendo ad attenuare il declino del prezzo del greggio, giovedì Goldman Sachs ha rivisto le sue previsioni sul prezzo del greggio Brent, prevedendo 86 dollari per la seconda metà del 2024, rispetto agli 85 dollari precedenti e 82 dollari per il 2025, rispetto agli 80 dollari.

"Goldman Sachs prevede che i prezzi si consolideranno nei prossimi mesi, in quanto la spinta della domanda dovuta al calo delle scorte del terzo trimestre compenserà la moderazione del premio di rischio", hanno dichiarato gli analisti di Goldman in una nota. (Servizio di Laila Kearney a New York; Redazione di Sonali Paul)