Il loonie era scambiato in ribasso dello 0,2% a 1,2850 contro il biglietto verde, o 77,73 centesimi di dollaro USA, dopo essersi mosso in un intervallo compreso tra 1,2834 e 1,2878. Si è trattato del calo minore tra le valute del G10.
I titoli azionari statunitensi sono stati misti in un contesto di scambi incerto, mentre il dollaro USA, bene rifugio, è salito rispetto ad un paniere di valute principali, in quanto i commenti dei funzionari della Federal Reserve hanno suggerito l'arrivo di ulteriori aumenti dei tassi di interesse nel breve termine e la Cina ha condannato la visita a Taiwan del Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.
Il dollaro canadese "ha resistito oggi, e credo che questo sia dovuto al fatto che la Terza Guerra Mondiale non è iniziata dopo l'arrivo di Pelosi a Taiwan", ha dichiarato Erik Bregar, direttore della gestione del rischio FX e dei metalli preziosi presso Silver Gold Bull.
Il Canada è un importante produttore di materie prime, tra cui il petrolio, per cui il loonie tende ad essere sensibile alle variazioni della propensione al rischio.
Il greggio statunitense è salito dello 0,6% a 94,42 dollari al barile, recuperando parte del calo del giorno precedente, in vista della riunione dei produttori OPEC+ di questa settimana.
"Il dollaro canadese si è mantenuto forte grazie alla stabilizzazione dei prezzi del petrolio", ha detto Darren Richardson, direttore operativo di Richardson International Currency Exchange Inc.
"Penso che il mercato sia ancora abbastanza fiducioso che la Banca del Canada sia all'altezza della Fed in termini di aumento dei tassi", ha aggiunto Richardson.
I dati hanno mostrato che l'attività manifatturiera canadese ha perso ulteriore slancio a luglio, con un calo della produzione e dei nuovi ordini per la prima volta dalle prime fasi della pandemia di coronavirus.
Tuttavia, i rendimenti obbligazionari canadesi sono aumentati lungo la curva, seguendo il movimento dei Treasury statunitensi. Il decennale è salito di 9,7 punti base al 2,708%.
