ROMA (MF-DJ)--Si è tenuto oggi a Roma un workshop promosso dalla Banca d'Italia, Unità di risoluzione e gestione delle crisi, sugli impatti della riforma del diritto fallimentare e dell'innovazione tecnologica sulla gestione delle procedure di liquidazione coatta amministrativa degli intermediari vigilati. L'iniziativa, cui hanno preso parte rappresentanti della Banca d'Italia e di altre Autorità, esponenti del mondo accademico e delle professioni nonché componenti degli Organi delle procedure liquidatorie si è articolata in tre divere sessioni tematiche aventi l'obiettivo di coniugare riflessioni di carattere accademico con l'esperienza concreta degli Organi liquidatori, al fine di favorire la gestione sempre più efficace ed efficiente delle attività liquidatorie.

Il workshop, informa un comunicato, è stato inaugurato con gli indirizzi di saluto del vice direttore generale della Banca d'Italia, Paolo Angelini, seguiti dall'intervento del direttore dell'Unità, Roberto Cercone, che ha aperto i lavori della giornata.

La prima sessione, muovendo dalle innovazioni introdotte con il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, ha esaminato le implicazioni sul mondo delle liquidazioni degli intermediari vigilati regolate dai Testi Unici Bancario e della Finanza allo scopo di arricchire e perfezionare lo strumentario a disposizione dell'Autorità e degli organi liquidatori. Dai lavori è emerso un sostanziale allineamento tra i principi ispiratori della disciplina fallimentare riformata e l'approccio dei citati Testi Unici con riferimento, in particolare, alla continuazione dell'attività, nell'interesse dei creditori e del sistema finanziario e alla valorizzazione dell'approccio anticipatorio nell'avvio delle procedure. È stata inoltre esplorata la possibilità di estendere al mondo finanziario le maggiori novità del Codice, in relazione in particolare alle procedure negoziate.

La discussione si è poi focalizzata sul tema del fintech che sta ridisegnando il modello di business degli intermediari, aprendo nuovi scenari per le procedure di gestione della crisi. In questa sessione hanno trovato spazio considerazioni sulle opportunità applicative dell'intelligenza artificiale nella fase di emersione dello stato di crisi e di gestione della procedura liquidatoria, preservando il necessario equilibrio tra l'automazione e l'intervento del giudizio umano. Un altro punto di attenzione ha riguardato il tema della tutela di depositanti e investitori in caso di raccolta effettuata attraverso piattaforme informatiche.

I lavori si sono conclusi con una sessione di carattere gestionale volta a condividere, sulla base dell'esperienza applicativa, possibili semplificazioni nell'accertamento del passivo e a discutere soluzioni innovative per rendere più efficienti le strategie di massimizzazione del valore degli attivi aziendali. In chiusura dei lavori è stato richiamato come l'apertura ad approcci innovativi, nel disegno delle norme, nelle prassi applicative, nello strumentario tecnologico, rappresenti un fattore cruciale anche nella gestione delle crisi aziendali.

com/rov


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March 09, 2023 13:33 ET (18:33 GMT)