MILANO (MF-DJ)--"Si è chiuso un anno intenso di crescita e nel 2023 il trend proseguirà sia per il traffico merci sia per quello passeggeri. Nel settore della crocieristica, inoltre, registreremo l'aumento dei passeggeri di almeno il 15 per cento pur in presenza di un numero minore di navi impiegate nelle rotte del Mediterraneo. L'effetto Covid non è ancora stato smaltito".

La previsione, che si legge sull'edizione di Bari del Corriere del Mezzogiorno, è di Ugo Patroni Griffi, presidente dell'Autorità portuale dell'Adriatico meridionale (che ha competenza su sei scali), indica Bari come terzo porto di partenza più richiesto dagli italiani, dopo Genova e Civitavecchia, e prima di Venezia e Napoli.

Nel 2022 gli hub gestiti da Patroni Griffi hanno chiuso in positivo con 19,5 milioni di tonnellate di merci movimentate (più 16,2% rispetto al 2021), 1,7 milioni di viaggiatori sui traghetti (più 50%) e 500 mila crocieristi (più 125,6%).

"Bari registrerà 40 approdi in meno di navi da crociera, ma realizzerà almeno il 15 per cento in più di passeggeri. D'altronde è un fenomeno già registrato a Brindisi: nel 2022, infatti, lo scalo ha superato i flussi passeggeri del 2019 con 40 scali a fronte dei 70 degli anni più frequentati". È stato anche l'anno della ripresa del traffico traghetti.

"Parliamo di 1,5 milioni di viaggiatori da Bari verso Albania, Croazia, Grecia e Montenegro. È un dato in crescita del 34 per cento che nei prossimi anni avrà ampi margini di sviluppo. In particolare, quando sarà realizzata la nuova stazione marittima. L'opera, da 12 milioni, è in fase di assegnazione dell'appalto e consentirà di proiettarci nel futuro. A breve firmeremo il contratto con l'azienda vincitrice".

"I porti croati sono prevalentemente turistici, mentre per sfruttare la leva dello spazio Schengen occorrerebbe associarli anche alle movimentazioni merci. È quello che l'Ue sta prevedendo nell'ambito delle reti Ten. Vedremo nei prossimi mesi se i flussi aumenteranno"

red/ann

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January 20, 2023 03:27 ET (08:27 GMT)