Secondo i dati definitivi diffusi stamani, l'indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato un rialzo dello 0,2% su mese e una flessione dello 0,2% su anno. I dati della lettura preliminare erano +0,3% m/m, -0,1% a/a. A novembre l'indice aveva segnato cali dello 0,1% su mese e dello 0,2% su anno.

Confermato, invece, l'indice armonizzato Ipca, salito dello 0,2% su mese e sceso dello -0,3% su anno. A novembre l'indice era risultato invariato a livello congiunturale e in ribasso dello 0,3% a perimetro annuo.

Guardando all'intero 2020, l'inflazione è risultata negativa per la terza volta dal 1954, con il Nic a -0,2% dal +0,6% del 2019. A sua volta l'Ipca ha segnato un decremento dello 0,1% da +0,6%.

A pesare è soprattutto il ribasso dei prezzi dei beni energetici, osserva Istat nella nota di accompagnamento dei dati.

L'inflazione "di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, cresce infatti nella media 2020 dello 0,5% (come nel 2019) mentre al netto dei soli energetici cresce dello 0,7% (da +0,6%). Per il solo mese di dicembre, il primo dato accelera a +0,6% (da +0,4% di novembre), il secondo rimane stabile a +0,6%.

Di seguito i dati forniti dall'Istituto per l'indice Nic:

DIC NOV OTT

Var mensile 0,2r -0,1 0,2

Inflazione a/a -0,2r -0,2 -0,3

Indice (base 2015=100) 102,6r 102,4 102,5

Di seguito i dati diffusi per l'indice Ipca:

DIC NOV OTT

Var mensile 0,2 0,0 0,6

Inflazione a/a -0,3 -0,3 -0,6

Indice (base 2015=100) 103,5 103,3 103,3

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(Redazione Danzica, scritto da Valentina Consiglio, in Redazione a Roma Antonella Cinelli)