ROMA (MF-DJ)--Alla fine la revoca dell'esclusiva a Certares Management nella trattativa sulla privatizzazione di Ita non ha sorpreso nessuno. Nemmeno, a quanto trapela, lo stesso fondo Usa, che sommerso di documenti in data room chiedeva più tempo per approfondirli tutti, ma era anche ben consapevole di non poter soddisfare le sole due richieste poste dal Mef: garanzie sull'assetto azionario, ma soprattutto un maggiore coinvolgimento sul piano industriale da parte dei due partner Delta e Air France-Klm, interessati solo ad accordi commerciali.

All'indomani della decisione del neo-ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, scrive MF-Milano Finanza, si pesano pro e contro e la bilancia sembra pendere decisamente a favore dei primi, anche se il tempo stringe e lo stesso Mef si prepara a sborsare la seconda rata dell'aumento di capitale di Ita, altri 400 milioni di euro da versare entro dicembre.

La fine dell'esclusiva, che apre al ritorno in partita di Lufthansa, è suonata anche come una sveglia ai franco-olandesi, i più defilati nel processo di avvicinamento alla compagnia erede di Alitalia.

La risposta ufficiale da Parigi è stata ovviamente diplomatica: si prende atto della fine del periodo di esclusiva per l'acquisizione di Ita e si stanno "riesaminando le opzioni riguardo al mercato aereo italiano in attesa di ulteriori informazioni dallo Stato italiano". Ma il punto resta sempre lo stesso: se anche Parigi decidesse di fare un passo in più, sarebbe un impegno finanziario comunque limitato, perché un'eventuale acquisizione non potrebbe superare il 10 % del capitale, fino a quando Air France non avrà rimborsato almeno il 75 % degli aiuti pubblici elargiti dallo Stato durante la pandemia di Covid-19. Non è da sottovalutare il fatto che all'indomani dei conti del terzo trimestre, chiusi con un utile di 460 milioni di euro, Air France-Klm abbia annunciato che entro fine novembre rimborserà un miliardo di euro dei prestiti garantiti dallo stato, in aggiunta ai 500 milioni di euro versati a fine 2021. Ma resteranno ancora circa 2 miliardi di euro a debito, e la compagnia franco-olandese ha fatto sapere di non avere in programma altri pagamenti prima di maggio 2024, il che sposterebbe avanti di un altro anno e mezzo un'eventuale maggiore impegno in Ita.

Da parte di Lufthansa è arrivata la conferma dell'interesse per il mercato italiano: "Osserviamo l'ulteriore sviluppo nel processo di vendita di Ita e rimaniamo interessati a una vera privatizzazione della compagnia aerea". Intanto si guarda all'assemblea degli azionisti, 8 novembre in prima convocazione e l'11 in seconda. Potrebbe esserci anche l'uscita del presidente Alfredo Altavilla, senza più deleghe strategiche.

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0209:42 nov 2022


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November 02, 2022 04:43 ET (08:43 GMT)