ROMA (awp/ats/ans) - Poco più di venti giorni dall'alba del nuovo anno e in Italia arriva il primo sciopero nei trasporti del 2024. Mercoledì mezzi pubblici a rischio per uno stop nazionale di 24 ore di bus, tram e metro, proclamato dai sindacati di base.

"Salario, sicurezza e diritti", queste le parole d'ordine alla base dello sciopero degli autoferrotranvieri, sottolineano le sigle sindacali Cobas (per Confederazione dei comitati di base) Lavoro Privato, Cub (Confederazione unitaria di base) Trasporti, Unione sindacale di base (Usb), Associazione diritti lavoratori (Adl), Sindacato generale di base (Sgb), Associazioni lavoratori Cobas e Organizzazione sindacati autonomi e di base (Or.Sa), facendo presente che si svolgerà anche un presidio davanti al Ministero dei trasporti, guidato da Matteo Salvini (Lega).

In Lombardia potrebbero aderire allo sciopero anche i lavoratori del gestore dell'infrastruttura Ferrovienord, con ripercussioni sul servizio offerto dall'azienda Trenord, ha fatto sapere quest'ultima.

"Sono tutti scioperi che Usb chiama a difesa dell'idea del servizio pubblico di linea e non di linea" quindi "contro la politica di disinvestimento da parte delle istituzioni, la corsa a svendere a privati e multinazionali, per piattaforme contrattuali che rivendicano gli aumenti salariali adeguati insieme a orari di lavoro umani e adeguati livelli di sicurezza, a garanzia di lavoratori e utenti", spiega la sigla sindacale.

Per il momento dal ministro dei trasporti e delle infrastrutture Salvini nessun commento. Nei precedenti scioperi era intervenuto con la precettazione, ben quattro azioni del genere dallo scorso luglio a dicembre, facendo esplodere la rabbia dei sindacati. Col termine precettazione s'intende, ai sensi della legge italiana, il provvedimento amministrativo straordinario col quale la competente autorità impone la limitazione di uno sciopero.