BUENOS AIRES (awp/ats/ans) - L'Argentina, uno dei principali esportatori di commodities al mondo, ha deciso di aprire le importazioni ed eliminare i dazi sui prodotti alimentari che compongono il paniere di base con l'obiettivo di contrastare l'inflazione che supera il 250%.

Lo ha annunciato oggi il portavoce della Presidenza, Manuel Adorni, sottolineando che la decisione è stata presa alla luce principalmente degli eccessivi aumenti applicati ad alcuni prodotti dalle principali catene di supermercati.

Molti degli alimenti del paniere di base hanno triplicato il loro prezzo negli ultimi tre mesi raggiungendo livelli analoghi a quelli riscontrabili in supermercati europei nonostante lo stipendio minimo in Argentina sia attualmente equivalente a circa 200 euro.

Secondo dati ufficiali l'inflazione complessiva a gennaio era stata del 254,2% su anno, mentre quella relativa agli alimenti e alle bevande non alcoliche è stata rilevata al 296,2%.

Il ministro dell'Economia, Luis Caputo, si era riunito ieri con i rappresentanti delle principali catene di supermercati illustrando questa situazione e reclamando un aggiustamento dei listini anche alla luce del drastico calo del consumo stimato da alcuni rilevamenti attorno al 30% nell'ultimo mese.